Sgarbi replica quanto segue:
«Sono felice di apprendere che Bossi e Calderoli – dice Sgarbi - sono subordinati a tale Gobbo, improbabile sindaco di Treviso, a sua volta subordinato al proprio vice sindaco, il quale, con l’obiettivo di perdere la Provincia di Rovigo, all’offerta dell’onorevole Bellotti di candidarmi come presidente della Provincia di Rovigo ha risposto in modo scomposto ottenendo che non solo Bossi e Calderoli non potessero avermi come candidato condiviso, secondo quanto auspicato con me, ma neppure - sotto ricatto di Gobbo – potessero mantenere la loro proposta, loro, di candidarmi nella Cir
coscrizione Centro.
Una proposta che io stavo valutando e alla quale – spiega Sgarbi - non avevo dato ancora risposta. Ma, come sin dall’inizio indicato all’onorevole Fava che me lo aveva proposto, e a Calderoli incontrato con lui, avrei accettato una candidatura alle europee in una circoscrizione perdente, soltanto potendola abbinare con la candidatura alla Presidenza della Provincia di Rovigo.
La Lega Nord, in maniera scomposta, afferma il falso, avendomi chiesto di essere capolista nel Centro e avendo trattato, senza un mio assenso, il posto in lista in cambio del sostegno delle mie liste e dei miei elettori alla candidatura a presidente della provincia di Cuneo della fidanzata di Calderoli.
Su questo, prima che il capo Gobbo intervenisse, si stava discutendo.
Alla fine – conclude Sgarbi - non sarà difficile prevedere che perderanno sia a Cuneo, sia a Rovigo sia nella Circoscrizione Centro»