Il numero legale è mancato subito. E tutto rinviato. Questa volta la scusa è che il Sindaco nelle successive 48 ore avrebbe proceduto all'azzeramento della Giunta (annuncio fatto già altre decine di volte negli ultimi mesi) e quindi i consiglieri non avevano testa per "lavorare". Effettivamente, nella notte, ci sono state tantissime telefonate e alcuni incontri informali, e, anche se non è ufficiale, pare proprio che il Sindaco abbia azzerato la sua Giunta. Gli unici intoccabili sono Anna Bandini e Pino Milazzo. A casa tutti gli altri, da Montalto a Dugo. Poche indiscrezioni sui nuovi nomi, ma sono dati per certi Ronci in quota Mpa e - speriamo per lui che sia la volta buona - Rubbino dei Fratelli d'Italia.
Per tornare al Consiglio Comunale di ieri, la firma nel registro delle presenze è stata messa, e il gettone di presenza per ciascun consigliere è scattato lo stesso.
La reazione dell'opposizione è stata molto dura. Ecco il documento prodotto dai consiglieri Agostino Licari e Lillo Gesone:
Ancora una volta in maniera vergognosa la seduta del consiglio del 20 maggio è stata sciolta dopo solo 15 minuti dall’apertura. Oltre alla mancanza deliberativa tutto questo ha un costo per la città , ben 1500 euro per soli 15 minuti. La città attende di aver votato bilancio e piano triennale delle opere pubbliche ed altri atti vitali per lo sviluppo del territorio.
La città non può essere ancora vittima di una situazione politica di stallo creata da partiti il cui solo scopo è poltrone ed incarichi. Fatto salvo il senso di responsabilità di pochi consiglieri del centro destra, le “maggioranze” consiliari sono colpevoli di questo degrado politico ed amministrativo.
Risulta essere riprovevole il comportamento di taluni consiglieri che dopo aver firmato la presenza abbandonano l’aula.
Chi svolge il ruolo assegnatogli dall’elettorato con tale superficialità farebbe bene a dimettersi immediatamente.