E Carini si è concesso un altro momento di riflessione. Si sono smorzati subito i toni entusiasti con cui la mattina si annunciava l’azzeramento della Giunta, e si è fatto un passo indietro.
Quello che Giulia Adamo non gradisce è il ritorno di Michele Milazzo in giunta, nel ruolo di Vicesindaco, com’era nel primo periodo della sindacatura Carini. Milazzo questa volta rientrerebbe in quota Udc. L’anno scorso fu fatto fuori dalla squadra di governo d
ella città su una precisa indicazione di Giulia Adamo dopo la sua lite furibonda con Stefano Pellegrino in occasione delle elezioni regionali.
Se quello di Milazzo è un ritorno, le uniche conferme sono Bandini (Pdl /An) e Pino Milazzo (Pdl / Grillo). Poi dovrebbero entrare in squadra l’Avv. Sammaritano, figlio d’arte in quota Udc / Ferrantelli, Ronci (Mpa), Francesco Maggio e un altro assessore in quota Udc e Rubbino (Fratelli d’Italia).
Con questa formazione Carini spera di riuscire nel suo intento di ricompattare tutto il centrodestra marsalese, con l’unica esclusione di Giulia Adamo, ormai troppo isolata. Non è un caso che domani, all’auditorium Santa Cecilia, si terrà l’inaugurazione della campagna elettorale del Pdl con tutti i big schierati in assetto “anti – Giulia” e alla quale prenderà parte anche Carini.
L’Mpa e l’Udc entrano a pieno titolo nella maggioranza di governo della città, dopo essere stati all’opposizione per questi primi due anni. Un processo inverso a quanto sta succedendo nel resto della Sicilia dove gradualmente l’Mpa si sta sfilando dal centrodestra e flirta nelle amministrazioni locali con pezzi sparsi del centrosinistra (come avviene a Mazara del Vallo o a Termini Imerese, o come minaccia di fare il Presidente Lombardo dopo le Europee).