Confermato il tecnico Massimo Russo, in quota Mpa. Gli altri nuovi tecnici sono: Caterina Chinnici, procuratore minorile a Palermo e figlia di Rocco Chinnici, il magistrato ucciso dalla mafia nell'83; l'avvocato Gaetano Armao, ex sovrintendente del Teatro Massino di Palermo; Marco Venturi, vice presidente di Confindustria Sicilia e presidente del settore Piccola industria.
Lombardo che nelle elezioni dell'aprile 2008 ottenne il 65,3% dei voti, si è insediato alla presidenza il 28 aprile 2008. La prima giunta fu nominata un mese dopo, il 27 maggio.
"Il nostro è un governo dell'autonomia, di uomini liberi che non temono diktat". Lo ha detto il governatore siciliano nel corso dell'affollata conferenza stampa di presentazione della giunta. Lombardo ha aggiunto che nessun assessore, che nel precedente governo ha operato la caccia all'uomo, può essere premiato e non farà mai parte di questo governo".
IL GOVERNATORE: "NESSUNO REMERA' CONTRO". Poco prima delle 14, alla scadenza del termine chiesto dal Pdl, Raffaele Lombardo ha annunciato nove nomi di assessori che comporranno la sua giunta, lasciando libere le restanti tre caselle che potrebbero andare a quella parte del Pdl che non ha accettato finora l'ingresso nel governo regionale.
Lombardo, che ha definito la giunta una "Alleanza sociale", è stato netto: "La scelta è caduta su persone che non remeranno contro - ha detto - Ho confermato gli uscenti che lunedì scorso avevano accettato di dimettersi su mio invito".
Ma nel gruppo riproposto manca Giovanni Ilarda, entrato nel primo governo Lombardo come tecnico in quota Udc, partito che nel nuovo esecutivo non ha rappresentanti in giunta. "Non sono riuscito a sentire Ilarda - ha detto Lombardo - Potrei farlo nelle prossime ore. Se sceglie di entrare va bene, se segue le scelte dell'Udc è chiaro che perde la sua qualità di tecnico".
Quanto alla presenza dell'avvocato amministrativista Gaetano Armao, chiamato a sostituire il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Gianni Puglisi, fino a qualche ora fa dato per certo, il governatore ha spiegato che "Armao mi è stato indicato da Dore Misuraca", deputato nazionale del Pdl che non fa parte della corrente di Gianfranco Miccichè, l'unica del popolo della libertà ad avere rappresentanti in giunta.
Il presidente della Regione definisce "un atto di intimidazione" la convocazione chiesta da Pdl e Udc di una seduta straordinaria, che è stata fissata il 4 giugno, dell'Assemblea regionale siciliana.
"Non conosco neanche l'ordine del giorno - ha detto - ma ritengo che non accadrà assolutamente nulla. È stato un atto preventivo per intimidirci, ma noi siamo andati avanti".
"Sino a ieri - ha continuato Lombardo - ho detto che ero pronto ad un incontro con i vertici del Popolo delle libertà , dopo che il Pdl aveva chiesto e ottenuto una proroga di 48 ore della formazione della giunta. Ma ho capito che la loro intenzione era quella di rimandare tutto a dopo le elezioni europee ed ecco perché ho deciso di rispettare i tempi e di varare oggi il nuovo governo".
ILARDA SI TIRA INDIETRO NEL LOMBARDO-BIS. "Apprezzo il fatto che il governatore Lombardo abbia ammesso che non ho mai remato contro, ma non varcherò quella porta da lui lasciata aperta per il mio ingresso in giunta.
Non intendo far parte di un governo che ha sovvertito le regole della democrazia, non rispettando la volontà degli elettori". Lo ha detto Giovanni Ilarda, assessore alla Presidenza, nel corso della conferenza stampa indetta dall'Udc dopo la presentazione della nuova giunta. Ilarda presenterà , quindi, le dimissioni.
"Spesso si discutevano argomenti fuori dall'ordine del giorno nelle riunioni della giunta - ha proseguito - Lombardo ha ignorato i rapporti con la coalizione e le alleanze. Per questo seguo il partito e preferisco non entrare in giunta. Adesso pagherò cara questa decisione a livello personale e familiare, perché ora da magistrato non potrò prestare servizio in Sicilia, ma ci sono dei valori, come l'onestà , che non hanno prezzo".
IL PD: "GOVERNO CONFUSO E DEBOLE". "Questo governo non è nè istituzionale, nè tecnico, nè politico, nè autonomista: è solo il governo di un Centrodestra confuso destinato a durare il tempo di un "contratto stagionale", al quale non faremo mancare la nostra opposizione". Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all'Ars, dopo la presentazione della nuova giunta regionale.
"La scelta di nominare la giunta in due tempi - aggiunge - è solo un inutile tatticismo e dimostra la precarietà politica della strada imboccata da Lombardo. Non sarà certo qualche spruzzatina di novità a rattoppare la falla irreparabile di un Centrodestra che ha fallito e non è in grado di offrire soluzioni condivise ai problemi della Sicilia".
Per il segretario regionale Pd, Francantonio Genovese, "si è fatto tanto rumore per nulla. Il Lombardo bis appare come un esecutivo politicamente debole e comunque inadeguato ad affrontare i problemi della Sicilia. L'unica novità è rappresentata dall'esclusione dell'Udc alla quale, evidentemente, si vorrebbero addebitare le inadempienze e l'inefficacia del primo governo Lombardo".
"L'inserimento - aggiunge - di qualche tecnico, di cui si può apprezzare il profilo personale e professionale, non basta certamente per caratterizzare il nuovo esecutivo sul piano dell'innovazione e della spinta riformatrice, che continuerà a mancare, caratterizzando il Lombardo bis come una copia rabberciata del governo che, a detta di tutti, è stato il peggiore della nostra storia".
"Tanto rumore per nulla". Così il senatore del Partito democratico Enzo Bianco commenta il varo del nuovo governo regionale. "Il presidente Lombardo ha reso nota la nuova giunta, la cui unica novità è quella di rendere ancora più evidente la spaccatura nella coalizione di governo. Si potrebbe dire che dopo tanto clamore, la montagna ha partorito il topolino. Non resta che prendere atto del fallimento delle politiche del Centrodestra - conclude Bianco - e trarne le conseguenze".
CASTIGLIONE E NANIA (PDL) CRITICANO IL LOMBARDO-BIS. - "Siamo ora di fronte ad un governo di fatto inesistente, che può definirsi autonomista nel senso che è autonomo dalla volontà espressa dalla maggioranza degli elettori siciliani. E che sovverte un quadro politico designato dagli elettori, nel quale appunto erano inclusi sia il Pdl che l'Udc.
A questo proposito la nostra linea è netta: il tavolo che auspicabilmente dovrà ricostruire la maggioranza non può prescindere dalla presenza dell'Udc". Lo affermano in una nota i coordinatori regionali del Pdl, Giuseppe Castiglione e Domenico Nania.
"La nostra preoccupazione - affermano - riguarda il ritardo nell'utilizzo dei fondi infrastrutturali, con il rischio di un disimpegno delle risorse importanti. Registriamo ancora una volta gli effetti nefasti della cosiddetta 'rivoluzione lombardiana': dopo la rotazione dei dirigenti generali siamo al valzer degli assessori.
Un atto irresponsabile, soprattutto se si considera il fatto che l'ingresso di nuovi assessori comporterà un allungamento sensibile dei tempi di attuazione di quanto previsto nella programmazione".
"Assistiamo con vero sgomento - concludono - alla 'fiera' delle poltrone di assessore rese disponibili per il Pdl. Una modalità che a noi appare alquanto denigratoria e riprovevole. Così come sconcerta il tentativo maldestro di separare i 'buoni' dai 'cattivi': laddove i 'buoni' sarebbero coloro che hanno approvato l'atto incondizionato di Lombardo, mentre i 'cattivi' sarebbero coloro che in verità hanno cercato di superarne l'immobilismo".