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12/06/2009 17:00:01

Sicurrezza: nel 2007, 110 incidenti sulle strade della provincia

Nel 2007 sono stati 110 gli incidenti che si sono verificati in otto arterie stradali della provincia di Trapani. Di questi sinistri, sette sono stati mortali, i feriti, invece, 194. Sono questi i dati diffusi dall’Aci di Trapani per quanto riguarda la sicurezza stradale. «Gli incidenti stradali sono una piaga sociale ed economica – dice il presidente dell’Aci Trapani, Giovanni Pellegrino – che ha bisogno di prevenzione prima ancora che di cura. I fondi disponibili per il nostro territorio andrebbero investiti innanzitutto sulle strade più pericolose della nostra provincia». Nella graduatoria elaborata dall’Automobile Club d’Italia troviamo ai primi posti la A29 Palermo-Mazara del Vallo (30 incidenti), Ss115 (29), A29 diramazione Alcamo-Trapani (22), Ss187 (13), A29 diramazione Birgi (2), Ss113 Settentrionale Sicula (8), Ss188 Centro Occidentale Sicula (4) e Ss119 di Gibellina (2). «I benefici sarebbero evidenti per l’economia: ogni euro speso consentirebbe un risparmio di 20 euro di costi sociali dovuti all’incidentalità». L’Automobile Club di Trapani sostiene la campagna internazionale condotta dalla FIA Foundation denominata «Make Roads Safe - Strade Sicure». «L’Aci – afferma il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi – è stato tra i più attivi sostenitori nella raccolta di firme che la Fia ha promosso nel mondo durante il 2007 per richiamare i governi nazionali a un maggiore impegno per la sicurezza stradale». Il rapporto della Commissione per la Sicurezza Stradale Globale evidenzia che le vittime di incidenti stradali nel mondo aumenteranno del 46% nei prossimi 10 anni, da 1,3 milioni di morti del 2008 fino a 1,9 milioni nel 2020. Contro questa escalation la Commissione chiede 10 anni di interventi per la sicurezza stradale. L’obiettivo è di dimezzare le vittime sulle strade, salvare 5 milioni di vite, prevenire il ferimento di 50 milioni di persone e risparmiare oltre 2.300 miliardi di euro in costi sociali. La richiesta è rivolta all’Onu, al G8, all’Organizzazione Mondiale della Sanità e ai singoli Stati. La Commissione chiede un maggiore impegno per la sicurezza. «Bisogna concentrare gli sforzi contro l’incidentalità stradale – ribadisce Pellegrino – che è la prima causa di morte tra i giovani. Dobbiamo insistere nel promuovere l’uso del casco e delle cinture di sicurezza, puntando sull’educazione stradale per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza e l’eccesso di velocità».