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17/06/2009 04:22:10

La voce alta dei radicali. Intervista a Marco Cappato

Nell’ultimo periodo di campagna elettorale la situazione non è migliorata, l'Autorità garante delle comunicazioni ha riscontrato uno squilibrio verso le formazioni minori, accettando cosi le richieste dei Radicali per una maggiore visibilità. Dati ufficiali affermano che solo il 3% degli italiani nel periodo pre-elettorale era a conoscenza della lista Bonino-Pannella.
I Radicali sono riusciti a farsi sentire, con la loro battaglia intelligente, la protesta non violenta, "unica arma - dicono - per combattere il muro di una società a volte pigra, che non sempre è ricettiva ad una comunicazione di qualità e di principi inviolabili".  Così, anche stavolta abbiamo assistito allo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella, Emma Bonino e di altri 150 militanti del Partito Radicale.
A spiegarmi le dinamiche di questo momento è l’onorevole Marco Cappato, classe 1971; che per chi non fosse avvezzo a guardare programmi d’approfondimento ed ha poca memoria visiva ha grandi occhi azzurri, accento milanese e modi cordiali ed ultimamente è apparso in tv con una stella gialla al petto, simbolo di una lotta di resistenza per il diritto, la legalità e la democrazia in questo Paese.
Ha collaborato con il gruppo radicale al Parlamento europeo dal '95, europarlamentare dal 1999 al 2004 eletto nella lista Pannella-Bonino, è il segretario nazionale dell'associazione Luca Coscioni per la libertà di Ricerca scientifica dal 2004, e dal 1995 a oggi e'  segretario nazionale del Movimento e Consigliere generale del Partito radicale transnazionale.
Mentre lo aspetto nella sede storica dei radicali a via di Torre Argentina a Roma, intorno a me ci sono vecchie bandiere, manifesti di campagne elettorali, quadri con vecchie foto di Marco Pannella ed Emma Bonino giovanissimi, impegnati nelle loro storiche battaglie e odore di sigarette spente.
Avrebbero meritato più attenzione solo per i principi nobili ai quali si ispirano, alla determinazione e alla forza che li accompagna da più di trent’anni.

Abbiamo seguito la vostra campagna elettorale e ci siamo accorti che gli spazi più importanti erano occupati dai partiti rappresentativi della maggioranza di governo, e dai principali partiti di opposizione. Perchè secondo lei non vi è stato dato il giusto spazio?
La Costituzione è stata massacrata ed è stata negata ai cittadini la conoscenza su temi fondamentali che potrebbero mettere in difficoltà i poteri dominanti, nonostante l’opinione pubblica sia pronta ad alcune riforme.
Quello che fa paura dei radicali è che possano trovare un largo consenso su alcuni temi, dall’eutanasia alla legalizzazione delle droghe leggere, dal finanziamento pubblico dei partiti alla ricerca sulle cellule staminali.
Prendiamo come esempio la storia referendaria del nostro Paese:nel 1974 il referendum sul divorzio, nel 1978 quello per i finanziamenti ai partiti, o per l’aborto, nel 1986 il referendum Tortora, sono stati tutti promossi dal partito radicale e vinti".

Quindi come avete fatto a far arrivare la vostra voce?
Urlando. Sciopero della fame, della sete, ma anche provocazioni, come quella di distribuire semi di marijuana. Strumenti molto forti, che arrivano alle persone. L’informazione arriva anche attraverso il vissuto, le nostre battaglie,  -che si possono più o meno condividere-, restano incise nel vissuto delle persone, pensiamo al divorzio, all’aborto o al caso Welby. Senza il bisogno dell’artificio del marketing Pannella e Bonino sono rimasti impressi nelle memorie.
Non c’è solo un discorso, ma la credibilità dei nostri “prodotti”.



Leggendo le sue note biografiche ad un certo punto c’è scritto: "Nel 2007 lotta al fianco di Piergiorgio Welby per il suo diritto a una "morte opportuna" e per la legalizzazione dell'eutanasia".Quest’anno il caso Englaro ha diviso nuovamente l’Italia con polemiche e commenti spesso inutili.  Secondo lei si arriverà mai una legge che consentirà la legalizzazione dell’eutanasia?

Gli italiani sono pronti, è il regime che non è pronto. La proposta di legge che è passata al Senato è pessima, ci batteremo per questo
.

Siete fiduciosi?
No, ma siamo determinati.

Qual è il suo commento sui risultati elettorali delle ultime consultazioni per le Europee?

Crediamo di avere la credibilità di un movimento politico che sa lottare per i diritti costituzionali e per la rivoluzione liberale nel nostro Paese e da oggi noi ci candidiamo ad essere punto di riferimento per tutti coloro che si vogliono liberare da questo regime partitocratrico, della quale anche i potenti della politica e delle televisioni fanno parte.

Sul sito www.lucacoscioni.it è possibile scaricare in formato pdf la “Carta di vita” per il proprio testamento biologico. E si svolgerà a Cianciano terme dal 26 al 28 giugno 2009 l’Assemblea radicale dei "Mille".

Giorgia Troiani