Dopo dieci mesi di totale assenza dall’aula Consiliare, dalla Politica e dalla amministrazione di questa provincia, Il Presidente Turano e la sua maggioranza, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2009, hanno mostrato, in modo inequivocabile, che l’unico modo di fare politica da essi conosciuto è quello della imposizione, dell’azione a favore di una sola parte ed anche di una evidente “invidia” per l’azione propositiva e “super partes” messa in campo, costantemente, dal centro sinistra nel suo complesso. Agli oltre 40 emendamenti proposti per migliorare un bilancio ingessato, la cui parte variabile presenta sempre la grave prerogativa di una grande generosità nei confronti dei poteri forti ed una sempre più vistosa riduzione degli interventi nei confronti del sociale e delle situazioni di debolezza nel suo complesso, il centro destra ha opposto, sotto la costante supervisione del Presidente Turano (sempre in aula pronto a bacchettare qualsiasi consigliere di maggioranza in vena di votare anche un solo emendamento non in linea con la sua volontà ), un rifiuto categorico e preconcetto motivato, durante tutta la sessione, con la mancanza di un accordo complessivo che ci era stato più volte offerto affinchè fossero “approvabili e condivisibili”
tali emendamenti. Noi abbiamo sempre rifiutato qualsiasi tipo di accordo teso a condividere un bilancio blindato, preferendo, vista la evidente qualità e l’assoluta ed inequivocabile terzietà degli interventi proposti, che fosse il Consiglio, nello svolgimento delle proprie funzioni di analisi e con la capacità di discernimento di ogni singolo Consigliere, a scegliere quali interventi promuovere. Abbiamo, cioè, lasciato loro la possibilità di scegliere, in tutta libertà e senza alcun condizionamento da parte nostra, quali emendamenti scegliere al’interno delle somme che ci dicevano essere disponibili agli emendamenti per il centro sinistra. Ed invece, al diniego di condividere l’impianto complessivo di tale bilancio il centro destra ed il Presidente Turano hanno reagito bocciando tutti gli emendamenti, rinfacciandoci, dopo ogni voto negativo la scelta di non avere avallato nessuno degli accordi da loro proposto. Una sorta quindi di punizione complessiva tesa ad affermare la legge del più forte in evidente spregio alla funzione del consiglio ed alla azione dei consiglieri. In conclusione, a bocciatura completata di tutti gli emendamenti, come già avvenuto più volte nel passato, moltissimi interventi sono stati copiati ed inseriti in un atto di indirizzo (libro dei sogni) finale a firma della maggioranza ed alcuni sono stati strumentalmente riscritti in un unico emendamento a cui sono state variate le cifre da noi proposte al fine di poter comunicare all’esterno che la maggioranza “ha fatto” qualcosa. Un Presidente ed una maggioranza dell’apparire piuttosto che dell’essere, che hanno sostituito l’amministrazione e la politica con il “copia e incolla”, che con i loro squallidi tentativi di umiliare la minoranza offendono il territorio, i cittadini e qualificano la loro inazione.
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