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26/06/2009 11:01:44

"insostenibile la posizione di Cinzia Puma"

In particolare, tutti gli intervenuti nella fase delle comunicazioni, nell’ordine: il Presidente Peppe Poma, Cucchiara e Daidone (PD), Russo (PDL), Sucameli (UDC), Ortisi (gruppo misto), Carpinteri (UDC), Anna Maria Angileri (PD), Matteo Angileri (MPA), Bonanno (UDC), Passalacqua (gruppo misto), Angelo (UDC) Pellerito (gruppo misto), Giacalone (PD) e, infine, lo stesso Presidente della Provincia, Turano, hanno ribadito a chiare lettere la massima e incondizionata solidarietà nei confronti di un investigatore, Linares, e della squadra da lui diretta che hanno saputo combattere criminalità organizzata e mafiosa con estremo coraggio e grandissima capacità. Unanime anche la condanna di quei malavitosi – è stato detto – che, colpiti nei loro loschi interessi, tentano disperatamente quanto inutilmente di creare confusione e lanciare intimidazioni. Inutilmente perché – come è stato sottolineato – la risposta dei cittadini trapanasi è stata pronta e chiara ed anche incoraggiante, grazie alle spontanee scritte di risposta apparse oggi in città e che recitano testualmente: 100 mila Linares – Trapani odia la mafia. Da più parti inoltre è stata evidenziata la necessità di non scadere nella retorica ma di passare, per quanto possibile, ai fatti e agli aiuti concreti da parte della Provincia e delle altre pubbliche Istituzioni, mentre il Consigliere Francesco Cucchiara ha prposto la convocazione di una seduta aperta, con la partecipazione dello stesso Linares, per dibattere i vari aspetti dei fenomeni criminali e mafiosi nella nostra provincia. Tale proposta, condivisa anche da altri Consiglieri, sarà vagliata con attenzione – ha annunciato il Presidente Poma – dalla Conferenza dei Capigruppo.

Unanime poi anche l’ennesima richiesta di dimissioni (se non altro per motivi di opportunità) da Presidente e da componente del Collegio dei revisori dei Conti che il Consiglio Provinciale ha rivolto alla Dott.ssa Cinzia Puma, con il capogruppo del PD, Daidone, che ha perfino sollecitato i gruppi di maggioranza di far dimettere tutti e tre i Revisori in carica, con diversi Consiglieri di tutti i gruppi politici che hanno definito ormai insostenibile la posizione della Dott.ssa Puma e che hanno chiesto di valutare la possibilità di approntare e deliberare un provvedimento di revoca in autotutela se la stessa Puma dovesse persistere nel suo atteggiamento di diniego e con lo stesso Presidente Turano che, su sollecitazione del capo del gruppo misto, Ortisi, pur affermando di non sentirsi di condannare Cinzia Puma se non era a conoscenza di ciò che avveniva all’interno della “Calcestruzzi Mazara”, pur tuttavia – ha aggiunto – persistono ormai motivi di opportunità e chi viene eletto perché gode della fiducia del Consiglio Provinciale se perde tale fiducia dovrebbe trarne le relative conseguenze.





Per quanto riguarda ancora questo argomento, sono stati negativamente criticati e definiti non rispondenti alla realtà dei fatti, da parte dei Consiglieri Daidone e Anna Maria Angileri (gruppo PD), i contenuti di un articolo di stampa (apparso ieri sulla cronaca di Mazara del “Giornale di Sicilia”), in particolare là dove si afferma testualmente che “…dopo l’invito (non accolto) (con apposito o.d.g. unanimemente approvato dal Consiglio Provinciale), tuttavia, nessun esponente politico ha esternato disappunto o intrapreso iniziative tendenti a far dimettere il presidente dei revisori. Anche le opposizioni sono rimaste in silenzio. Solo dopo la notizia del sequestro l’argomento ha fatto nuovamente ingresso nell’aula consiliare.”
A questo riguardo, gli intervenuti hanno fatto tra l’altro notare che tutti i gruppi politici (sia di maggioranza che di opposizione) del Consiglio Provinciale, non solo il PD o il gruppo misto, nel corso di diverse sedute successive all’approvazione del citato o.d.g. (in particolare quelle del 16 aprile e del 7 maggio scorsi), sono tornati più volte, e con forza, a chiedere le dimissioni della Dott.ssa Cinzia Puma, stigmatizzandone fortemente l’atteggiamento assunto e la dimostrata totale mancanza di sensibilità anche istituzionale, oltre che personale, che avrebbe dovuto suggerirle, sia pure per motivi di opportunità, di rassegnare le immediate dimissioni dal delicato incarico ricevuto. Inoltre, è stato ricordato come, fin dallo scorso mese di marzo, cioè subito dopo la diffusione delle prime notizie in merito, della questione sia stato formalmente e prontamente interessato il Prefetto con il quale si è più volte incontrato anche il Presidente del Consiglio Provinciale.