Entrando nel dettaglio provincia per provincia, ad Agrigento finora eran
o attivi 929 posti letto pubblici; a Caltanissetta 855; a Catania 3.503; ad Enna 669; a Messina 2.280; a Palermo 3.933; a Ragusa 832; a Siracusa 855;
a Trapani 973.
In provincia il piano prevede in tutta una diminuzione da 973 a 760 posti letto. In particolare, dall’accorpamento del «S. Antonio Abate» di Trapani (finora 385 posti letto), dell’ospedale di Alcamo (finora 98 posti letto) e di quello di Pantelleria (finora 31 posti letto) resteranno in totale 400 posti letto (rispetto agli attuali 514 posti letto). Dall’accorpamento degli ospedali di Salemi (finora 73 posti letto), Castelvetrano (finora 104 posti letto), Marsala (151 posti letto) e Mazara (131 posti letto) resteranno 360 posti letto (rispetto ai precedenti 459). I posti letto per riabilitazione e lungodegenza in tutta la provincia passano di contro da 4 a 270.
Sulla questione c'è una decisa presa di posizione del Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, che ne ha discusso anche in sede di Conferenza dei Capigruppo ricevendone piena condivisione.
"La media dei posti-letto per abitante nel nostro territorio provinciale –sottolinea il Presidente Poma – già in partenza risultava essere sotto la media sia nazionale che regionale. Con i nuovi tagli, molto pesanti e penalizzati per le nostre strutture ospedaliere, previsti dal decreto firmato dall’Assessore Russo, la situazione diventa davvero insostenibile e inaccettabile da ogni punto di vista. Basti dire – aggiunge il Presidente del Consiglio Provinciale – che i tagli in questione vengono fatti senza quanto meno utilizzare o rispettare un equanime metro di equilibrio e di oggettiva valutazione delle varie esigenze e del sacrosanto uguale diritto all’assistenza di tutti i cittadini amministrati. Invece, dal prossimo 1° settembre, si stabilisce che in provincia di Trapani i posti-letto diminuiranno del 20%, cioè dagli attuali 973 a 760 (meno 213), contro il 10% di altre province quali Catania".
Intanto, nella giornata di ieri, il Presidente Poma è tornato ancora una volta ad invitare (il primo invito risale addirittura allo scorso febbraio) l’Assessore Russo a volere intervenire ad una prossima riunione straordinaria del Consiglio Provinciale che all’uopo si è già più volte pronunciato.
“Sicuro di interpretare la volontà dei cittadini della provincia di Trapani, - scrive fra l’altro il Presidente Poma nella nota fatta pervenire all’Assessore Russo e, per conoscenza, anche al Prefetto e al Direttore Generale dell’ASL n.9 - mi corre l’obbligo convocare, prima possibile, un Consiglio provinciale straordinario, interamente dedicato all’esame del nuovo piano sanitario regionale. Come certamente la S.V. ricorderà, la riunione straordinaria ed aperta di questo Consiglio Provinciale, con all’ O.d.G. “Il Piano di rimodulazione della rete ospedaliera della provincia di Trapani” prevista per il 5 marzo c.a., fu rinviata a data da destinarsi, a seguito della impossibilità, senza dubbio motivata, da parte della S.V. a partecipare ai lavori d’Aula. Pertanto, torno a chiedere alla S.V. la cortesia di intervenire ai lavori che senza la Sua presenza verrebbero a perdere ogni significato, facendomi anche latore della volontà di alcune componenti politiche di questo Organo assembleare che già il 30 settembre del 2008 e poi il 25 maggio scorso hanno presentato, in tal senso, due appositi ordini del giorno.”