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21/12/2009 18:31:56

Trasporti, contratto di servizio in Sicilia: binario morto

Dall’incontro di qualche settimana fa tra il Comitato Pendolari e i dirigenti regionali di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, desideriamo rilevare l’assenza dei Dirigenti del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, avevamo esteso l’invito al Dirigente Generale Avv. Lo Bue ed al responsabile per il trasporto ferroviario Dott. Coniglio per quanto riguarda lo stato dell’arte del Contratto di Servizio tra Regione e Trenitalia. Nei primi giorni di dicembre a Roma è avvenuto il passaggio delle competenze da parte dello Stato alla Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico, competenze che la Regione non ha sottoscritto, ma di fatto li ha accettate. treni_lumaca.jpg

Alla luce dei fatti, cosa intende fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario? Perché questo prendere tempo, dato che tutte le altre regioni hanno sottoscritto il Contratto di Servizio il 7 settembre a Roma ed hanno avuto già accesso ai due miliardi di euro per l’acquisto di materiale rotabile nuovo? Perché l’assessore regionale ai trasporti, sen. Strano, il 7 settembre a Roma non ha voluto firmare il Contratto di Servizio, prendendo un’altra settimana di tempo per la firma dello stesso? Sono trascorsi già tre mesi e il Contratto di Servizio in Sicilia giace a binario morto. Sembra che, da qualche settimana, il Governatore della Sicilia abbia ritenuto necessario avocare a se la situazione del trasporto ferroviario, compreso il Contratto di Servizio ed i 110 milioni di euro, ma ciò sino ad oggi non ha sortito risultato alcuno. Nel mese di luglio l’assessore regionale uscente ai trasporti On. Bufardeci e l’entrante Sen. Strano, presentarono alla stampa siciliana la nuova proposta dell’offerta di trasporto ferroviario di Trenitalia, come la “svolta epocale” perché prevedeva treni veloci sulla Catania-Palermo, Messina- Palermo, treni cadenzati ogni 30 minuti sulle dorsali principali.Svolta epocale che la Sicilia ed i Siciliani aspettano da oltre 40 anni, quando il resto d’Italia corre in rosso su una metropolitana di oltre 1000 km che collega Torino, Milano, Roma, Napoli e Salerno.
E’ tempo che la classe politica siciliana investa sul proprio territorio affinché anche i Siciliani possano disporre di infrastrutture e mezzi moderni per i loro spostamenti.
Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, per eccellenza ecologico, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza in generale ed in modo particolare all’utenza pendolare, e a tutelare il cittadino che giornalmente è costretto a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio posto di lavoro, studio o altro. Non riteniamo giusto, che a piangerne le conseguenze per i disservizi creati da un trasporto pubblico ferroviario carente, sia nella qualità che nelle infrastrutture, siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale, quando una politica attenta ai fabbisogni del territorio dovrebbe garantire pari dignità e diritti ai suoi cittadini. Il cittadino non si aspetta semplicemente di essere trasportato in condizioni sempre più sicure, desidera anche condizioni di trasporto semplici e flessibili, desidera inoltre, che i suoi diritti siano meglio tutelati. L'utente vuole infine disporre di un trasporto pubblico efficiente ed efficace.