Mazara: soddisfazione a metà per il piano di zona ospedaliero

Nonostante siano state accolte alcune importanti richieste del Sindaco di Mazara, on.le Nicola Cristaldi, quali ad esempio il reinserimento per il Presidio Ospedaliero Abele Ajello delle Unità di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, inizialmente escluse, e nonostante siano stati attivati nuovi posti letto di Oncologia Medica, il Comune di Mazara del Vallo ha deciso di esprimere il voto contrario al Piano di riordino, legando la propria scelta alla perdita del reparto di ortopedia, alla diminuzione di posti letto, ritenuti anche per Ostetricia, Ginecologia e Pediatria insufficienti rispetto alla realtà demografica e storica di Mazara. Si ritiene inoltre che anche il nascente polo oncologico dovrebbe avere come riferimento la sola realtà di Mazara per meglio armonizzare la risposta sanitaria.

La proposta di Piano approvata, nel suo complesso, è migliore della prima bozza inizialmente proposta e grazie alle pressanti sollecitazioni del Sindaco di Mazara del Vallo on.le Nicola Cristaldi la Città, pur non contenta di tale Piano di riordino, mantiene comunque una struttura sanitaria di livello, in attesa dei tanto auspicati interventi di ristrutturazione.

Nei mesi scorsi, in più occasioni, il Sindaco Cristaldi ha usato toni duri per la difesa dell’Ospedale di Mazara, rivendicando il diritto di nascita messo a repentaglio dalla prima proposta e dichiarandosi pronto a guidare la protesta cittadina qualora l’Ospedale fosse stato declassato. Posizioni espresse anche in sede di conferenza dei Sindaci e con relazioni tecniche elaborate con il contributo delle professionalità sanitarie e del consulente gratuito del Sindaco in materia sanitaria dr. Luciano Asaro.

“Manteniamo una posizione molto critica- dichiara il Sindaco on.le Nicola Cristaldi - che abbiamo espresso con il nostro voto contrario, pur prendendo atto che alcune nostre sollecitazioni sono state accolte. E’ chiaro che proseguiremo la nostra battaglia a difesa della sanità mazarese, non per mero campanilismo ma perché riteniamo che la realtà dell’ospedale di Mazara non può essere penalizzata rispetto alla storia sanitaria, al bacino d’utenza ed i bisogni di salute della popolazione mazarese e maghrebina”.