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07/01/2010 10:16:58

Pace fatta tra Ryanair ed Enac. Tutti i commenti e le reazioni

Cosi come già detto in precedenza, avevo ricevuto informazioni rassicuranti sul buon andamento della trattativa in corso. Tutto chiarito con Ryanair, rimane aperta la questione relativa ad altri vettori che possono agire su Birgi. E’ il primo punto all’ordine del giorno di cui si dovrà occupare il prossimo consiglio d’amministrazione di Airgest. E’ mia intenzione monitorare personalmente l’andamento delle trattative in corso, con altre compagnie interessate all’aerostazione di Birgi”.

17,00 - Nel dare notizia al Consiglio Provinciale di Trapani del ritrovato accordo tra le parti, il Presidente Peppe Poma ha sottolineato che è necessario ricordare l'opera svolta dal presidente Riggio e dll'Enac, l'attenzione posta dal Governo Nazionale e non va neppure sottaciuta, anche perché ricordata dallo stesso Riggio in sede di CISA, l'attività di mediazione e di sostegno svolta dai presidenti delle società di gestione degli aeroporti di Trapani, Salvatore Ombra, e di Pisa, Gina Giani.

16,20 - Il Sindaco di Trapani Girolamo Fazio ha espresso la sua soddisfazione per la positiva conclusione della vicenda che aveva visto contrapposti la compagnia aerea Ryanair e l’Enac. “Alla fine – ha detto Fazio – ha prevalso il buonsenso, come avevo auspicato subito dopo la conversazione con il presidente dell’Enac Vito Riggio, che aveva chiarito i termini della questione. Non posso che essere soddisfatto perché la vicenda rischiava di incidere pesantemente sul territorio trapanese e sui cittadini. Ringrazio il presidente dell’Enac, che con grande fermezza ed al contempo sensibilità, ha affrontato la questione”. Il Sindaco ha infine sottolineato come “questa vicenda, positivamente risoltasi, impone sicuramente una riflessione, che sono certo la società di gestione dei servizi dell’aeroporto di Birgi farà, relativamente alla necessità di impegnarsi molto di più di quanto già fatto al fine di non condizionare lo sviluppo ed il futuro dell’aeroporto alle scelte di un’unica compagnia aerea, poiché ciò presenta rischi non sottovalutabili”.

 

16,00 - Il senatore Antonio d'Alì, appreso dell'esito positivo del confronto tra Enac e Ryanair, al termine del Comitato Interministeriale della Sicurezza Aerea ed Aeroportuale ha commentato il rientro alla normalità dell'operatività di Ryanair nelle basi italiane: “Non nutrivo alcun dubbio che l'azione del Governo sarebbe stata positiva e risolutiva. Esprimo apprezzamento per l'opera svolta da Vito Riggio in seno al CISA e per l'attenzione che hanno rivolto alla vicenda i ministri Roberto Maroni e Altero Matteoli ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Le problematiche di sicurezza sono mai state in discussione e non posso che apprezzare anche il buon senso del management di Ryanair che ha chiarito i termini della questione rispetto alla applicazione della norma sui documenti di identità”.

 

15,15 - Torna operativo il time table invernale dei voli da e per Trapani per Roma, Bergamo, Torino, Treviso, Pisa, Bologna, Bari, Brindisi, Cagliari. 'La notizia ci rasserena – ha commentato il presidente dell'Airgest (società di gestione dello scalo trapanese), Salvatore Ombra –. Abbiamo vissuto con apprensione questo difficile periodo ma non abbiamo mai smesso un minuto di credere e, soprattutto, di lavorare, per la parte che ci poteva competere all'interno di Assaeroporti e nei rapporti con Enac e Ryanair, in direzione di una soluzione che fin dall'inizio abbiamo definito ed auspicato di equilibrio. Ora torniamo alacremente al lavoro per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati per il 2010: due milioni di passeggeri e, speriamo, altre compagnie'

14,55 - Il contenzioso tra Enac e la Ryanair sui documenti per l'imbarco e' stato frutto di un "fraintendimento". L'aviolinea low cost irlandese non cancellera' i voli da e per il nostro paese e accettera' tutti i documenti previsti dall'autorita' dello Stato italiano, l'unico problema e' per le patenti visto che sono di due tipi. Un problema che sara' risolto a breve. E' quanto ha annunciato il presidente dell'Enac Vito Riggio al termine della riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza aeronautica (Cisa) e di un'audizione dei manager della Ryanair.

13,30 - Anche Ryanair ha  annunciato che manterrà tutti i suoi voli interni in Italia, senza interruzione, revocando la decisione di fermarli a partire dal prossimo 23 gennaio dopo una disputa sulla sicurezza con l'Ente nazionale aviazione civile. Lo rende noto la compagnia aerea low cost in un comunicato, precisando di aver raggiunto un accordo con Enac in base al quale tutti i passeggeri su voli interni italiani forniranno il passaporto o una carta di identità valida così come richiesto dalle procedure di sicurezza. Lo scorso 23 dicembre, Ryanair aveva annunciato di non voler più operare le rotte interne italiane a causa di ordinanze dell'Enac che l'avrebbero obbligata a forme di identificazione dei passeggeri "non sicure".

13,00 - E' appena terminata la riunione di Enac con il Governo per fare il punto sulla sicurezza negli scali aeroportuali italiani.Il Presidente Riggio ha comunicato che nel corso della lunga riunione, nata sulla scorta dei frequenti allarmi sicurezza sui voli, si è anche parlato del caso Ryanair, come previsto. Tra l'Enac è Ryanair è stato raggiunto nel corso della riunione un compromesso che - dichiara Riggio - "fa rientrare l'allarme sulla sospensione dei voli". Nella riunione di oggi si è anche stabilito l'arrivo in Italia dei "body - scanner" a cominicare dagli aeroporti di Malpensa e Fiumicino.


 

Ryanair è ai ferri corti in Italia per una vertenza con l'Enac sul tipo di documenti di identità che i passeggeri sui voli nazionali possono presentare ai check-in italiani.

Il vettore irlandese, che oggi incontrerà i vertici Enac a Roma nel tentativo di trovare un accordo sulla questione, ha annunciato che dal 23 gennaio sospenderà i suoi voli nazionali su 10 scali italiani finché l'Enac non accetterà le sue condizioni, ovvero di consentire l'imbarco di passeggeri muniti solo di carta d'identità o passaporto, adducendo ragioni di sicurezza internazionale.

Alcuni analisti ritengono che dietro la decisione di Ryanair di sospendere i voli domestici italiani vi possano essere ragioni di natura economica.Ryanair  prevede di distribuire dividendi agli azionisti dal 2013, come parte della sua strategia di ridurre le spese in conto capitale di oltre il 90%, dopo essersi ritirata il mese scorso dalla trattativa per l'acquisto di 200 aerei di Boeing. La compagnia ha annunciato un traffico passeggeri in crescita a dicembre del 12% e l'obiettivo di raggiungere un totale di oltre 66 milioni nell'anno fiscale alla fine di marzo.

Il presidente dell'Enac Vito Riggio ha detto in un'intervista a Reuters che sta valutando un'azione legale per calunnia contro Ryanair, aggiungendo che la sicurezza negli scali italiani è certificata da organismi internazionali.

Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha detto oggi in un'intervista a La Stampa che Ryanair deve rispettare le regole sui documenti imposte dall'Enac e che su questo "non sono possibili mediazioni".

Anche il Financial Times, oggi, si occupa della vicenda: “Nel tentativo di risolvere una disputa sulla sicurezza dei passeggeri dei voli aerei, i dirigenti di Ryanair incontreranno oggi le autorità dell’Enac, l’ente italiano per l’aviazione civile. Il mese scorso la linea aerea low cost aveva annunciato che a gennaio avrebbe sospeso i voli dagli aeroporti italiani perché l’Enac ha deciso di ampliare la gamma dei documenti che i passeggeri dei voli nazionali possono presentare ai controlli di sicurezza per il riconoscimento. Secondo Ryanair, questa decisione mina la sicurezza dei suoi voli. Enac, invece, accusa la linea aerea di gettare discredito sugli scali italiani”, racconta il giornale.

UNA LEGGE PER RISOLVERE IL CASO? In merito al caso Ryanair il deputato bergamasco Gregorio Fontana ha annuciato la presentazione di un progetto di legge che, se approvato, potrebbe risolvere il contenzioso tra la compagnia irlandese e l'Enac.
"Al di là di qualsiasi polemica sui controlli aerei - spiega Gregorio Fontana - occorre tenere presente che dopo il fallito attentato di Detroit, il presidente statunitense Barack Obama ha imposto misure ulteriormente restrittive agli imbarchi criticando quelle attuali, ritenute troppo blande. Insomma, in Occidente prevale oggi un orientamento verso una maggiore severità dei controlli aerei: quindi anche una misura che vada a razionalizzare e a rendere più efficace la verifica dei documenti sarebbe utile. La vicenda Ryanair si è andata a sovrapporre con questo più generale dibattito, e il problema non è del tutto infondato: può però essere risolto solo attraverso un provvedimento legislativo e non attraverso insostenibili e inaccettabili diktat, come la minaccia di ritirarsi dal mercato interno, in spregio alle leggi vigenti, agli accordi commerciali e al rispetto della clientela".
Proprio per raccogliere in positivo il senso delle obiezioni di Ryanair il parlamentare bergamasco annuncia la presentazione di una proposta di legge in base alla quale, modificando l'attuale normativa, si impone al passeggero dei voli interni di presentarsi all’imbarco munito di Passaporto o, in alternativa, di Carta d’identità. Si interverrebbe cioè, sugli articoli 35 e 45 del Dpr 445/2000, prevedendo che l’equipollenza tra i documenti di riconoscimento non valga nel caso di imbarco sui voli nazionali. Bisogna però tenere presente che la libertà di circolazione è garantita dall’articolo 16 della Costituzione e dall’articolo 18 del Trattato di Roma: a tale rilievo si può però controbattere che il controllo dell’identità all’imbarco è fatto sia nell’interesse del passeggero (come quando si controlla l’identità di chi usa una carta di credito), sia nell’interesse generale (per evitare che una persona identificata come pericolosa utilizzi una falsa identità per imbarcarsi). In questo senso, il controllo non si configura come limitazione del diritto di circolazione.
"La disponibilità a risolvere positivamente la questione c’è - conclude Fontana - ed è nell’interesse di tutti: della sicurezza dei voli, dei diritti dei consumatori e del futuro di quegli scali che in questi anni hanno lavorato in stretta collaborazione con la compagnia irlandese, assicurando un know-how che non potrebbero comunque trovare altrove, ricevendo in cambio sviluppo e mercato dei quali hanno beneficiato i territori. E’ quindi necessario ed urgente che Ryanair prenda atto positivamente del dibattito che si è aperto, anche in sede parlamentare, sull'argomento ed abbandoni la condotta tenuta sinora adeguandosi al diritto italiano vigente, cessando la minaccia di blocco dei voli. L’atteggiamento tenuto da Ryanair infatti, è del tutto incompatibile con la normativa italiana".