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19/01/2010 21:48:54

Sciopero dei lavoratori giudiziari: conferenza stampa a Roma

Da tempo gli uffici giudiziari del paese versano in  condizioni gravi, mancano le persone che li facciano funzionare,  mancano le risorse e non vi sono progetti di modernizzazione che  possano garantire una accelerazione dei tempi dei processi. Il Governo, invece di finanziare il settore con adeguati investimenti e risorse, propone un DDL sul cosiddetto ‘processo breve’ che, in queste condizioni, inevitabilmente determinerà l’estinzione dei processi penali, senza alcun miglioramento per l’efficienza del servizio. tribunale.jpg

A ciò si aggiunge la recente firma da parte dell'Amministrazione della Giustizia e delle OO.SS minoritarie (CISL e UNSA-SAG) dell'ipotesi di accordo sul  Contratto Integrativo che sancisce un nuovo ordinamento professionale  che viola il Contratto Nazionale e, separando le funzioni e demansionando il personale, porterà ad un ulteriore peggioramento del servizio e ad una divisione del lavoro che va contro ogni principio di buona organizzazione.
L’Amministrazione ha rifiutato di aprire un confronto sulla proposta di accordo presentata dalle scriventi OO.SS, improntata all’efficienza del servizio e basata su un documento emanato dallo stesso Governo, ovvero l’allegato al dpef 2010/13, nel quale si affermava la necessità, per attuare le riforme in programma e quelle già avviate, di dare il giusto riconoscimento professionale al personale e di procedere a 3000 nuove assunzioni, per sopperire alle ‘gravi carenze di organico’ e garantire la prosecuzione del servizio.
Le OO.SS FPCGIL, UILPA, RdB e FLP, che hanno presentato tale proposta, rappresentano invece la maggioranza dei lavoratori e dunque, preso atto dell’atteggiamento contraddittorio e antidemocratico dell’Amministrazione che, pur di attuare la violazione contrattuale ha proceduto alla firma con la minoranza delle OO.SS, hanno proclamato lo sciopero del personale dell'Organizzazione Giudiziaria per il prossimo 5 febbraio 2010.
Il personale degli uffici giudiziari, profondamente demotivato, attende da anni il giusto riconoscimento professionale e lavora in condizioni di gravi carenze di organico, senza mezzi né risorse.
In queste condizioni nessuna riforma determinerà l'accelerazione dei tempi dei processi e il buon andamento degli uffici giudiziari.
Il 10 luglio scorso abbiamo firmato, insieme con l’Associazione Nazionale Magistrati, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, le Magistrature Associate e l’Associazione Dirigenti della Giustizia il 'Patto per la giustizia e per i cittadini' che costituisce una piattaforma unitaria di tutti gli operatori della giustizia e che fa proposte concrete per una vera riforma che porti ad un miglioramento del servizio.
Per illustrare le motivazioni dello sciopero convochiamo una conferenza stampa per il prossimo 26 gennaio alle ore 12,30 presso la Sala Conferenze della Corte D’Appello di Roma per discutere insieme agli altri operatori della giustizia ed ai rappresentanti delle forze politiche di cosa serve per far funzionare veramente la giustizia nel nostro Paese.