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15/02/2010 05:15:04

Il flop del mercato contadino di Marsala


“La nostra iniziativa , in un periodo di crisi, mira a favorire gli acquisti di generi di prima necessità direttamente da chi li coltiva e li raccoglie” aveva commentato trionfante meno di sei mesi fa il vicesindaco Michele Milazzo, all’inaugurazione del mercato contadino. Aggiungendo: “Non a caso il nostro motto è dal produttore al consumatore. Ma c’è di più: con l’acquisto diretto i consumatori potranno anche avere certezza della qualità della merce comprata visto che progressivamente si potrà stabilire fra le parti un rapporto quasi fiduciario”.
E invece, il mercato contadino di Marsala è un autentico flop.
Gli agricoltori hanno manifestato una serie di problemi che nessuno è riuscito a risolvere “anche perché – dicono – dopo l’inaugurazione ci hanno abbandonati”. Il problema principale è la presenza anche di non agricoltori all’interno del mercato. E poi manca tutto. Ad esempio il Comune aveva promesso una campagna pubblicitaria per fare conoscere alla città l’esistenza di questo mercato, che si tiene ogni sabato mattina. Nulla. E neanche è stata mantenuta un’altra promessa: la possibilità di collegamenti con il bus navetta. Ancora, molti agricoltori vendono prodotti non propri, alcuni addirittura vendono prodotti non tipici, come banane e kiwi. “Ho fatto un controllo – ha detto il consigliere comunale Michele De Maria – e ho visto che nelle altre realtà locali, come a Trapani e a Castelvetrano, il mercato contadino funziona davvero bene, perché è inserito nel circuito della Regione. Ho chiesto al Comune di attivarsi, allora, per avere il sostegno dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura”.
Qualcuno sta pensando che anche la sede non va bene. E quindi a breve da Piazza Stadio si passerà all’ancora più malinconico parcheggio nella zona del Salato, tra il porto e il Monumento ai Mille.
Nel mercato contadino erano disponibili 6 posteggi destinati alla vendita di prodotti del settore florovivaistico (fiori e piante ornamentali), 6 a quella di prodotti della zootecnia, 3 a quelli del settore avicolo e 29 alla vendita di prodotti del settore ortofrutticolo. Dei 44 stalli previsti solo una ventina erano occupati al momento dell’inaugurazione, a giugno. L’ultimo sabato erano presenti solo quattro stalli. Una decina di commercianti ha pure rimesso la licenza, perché si lamentava dei costi eccessivi delle tasse sull’occupazione del suolo pubblico, che a Marsala è più cara rispetto ad altre città.
“L’Amministrazione purtroppo non ha osservato le linee guida dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura – commenta De Maria – e su molti aspetti bisognava essere più rigidi”. De Maria ha chiesto al sindaco di intervenire «per migliorare, con alcune modifiche al regolamento, la funzionalità del mercato». E di conseguenza, fornire maggiori stimoli agli operatori. De Maria sottolinea le lamentele degli attuali operatori, che di sabato in sabato sono sempre in numero minore.