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05/03/2010 15:00:00

Raccolta sottoscrizioni per l’iniziativa “Salviamo lo Stagnone”

Le 1770 firme raccolte, sono state inoltrate, in copia, al Presidente della Provincia Regionale di Trapani, al quale compete lastagnone_pantaleo.jpg gestione della riserva, ed: al Presidente della Regione On. Raffaele Lombardo; al Sindaco di Marsala; al Comandante della Capitaneria di Porto di Trapani; all’Assessore Territorio ed Ambiente della Regione; all’Assessore Terr. ed Ambiente della Provincia On. Regina; al Comandante di Circomare Marsala; al Ministro dell’Ambiente On. Stefania Prestigiacomo; al Presidente 13^ commissione Territorio ed Ambiente del Senato della Repubblica Sen. Antonio D’Alì.

“Unitamente alle firme” dichiara il Presidente dell’Associazione PORTA D’OCCIDENTE Nino Ienna, “abbiamo stilato l’ennesima richiesta affinché venga redatto il regolamento definitivo che disciplini risolutivamente il funzionamento della RISERVA NATURALE ORIENTATA “ISOLE DELLO STAGNONE”.

Ricordiamo che attualmente la riserva in questione, istituita nel 1984, è regolamentata in maniera inidonea proprio perché non si è seriamente pensato alla possibilità di esercitare, all’interno della laguna, tutte quelle attività che sono intrinseche al mare, magari prendendo in prestito esperienze italiane e straniere.

Gli attuali divieti, i pontili e gli specchi acquei posti a sequestro, sono, per tutti noi, cattivo presagio per la stagione estiva oramai alle porte.

Il divieto assoluto, piuttosto che la regolamentazione rigida e ferrea, a tutela di un patrimonio che non appartiene solo alla comunità locale, non può e non deve essere la panacea di tutti i mali.

I sottoscrittori chiedono, attraverso l’apposizione della propria firma, che vengano: individuate le aree dove, tramite modalità di ormeggio ecocompatibili, potere attraccare le proprie piccole imbarcazioni, delimitate le aree e corridoi d’uscita dove è possibile effettuare attività veliche o affini; delimitate le acque sicure per la balneazione per assenza di natanti; stabiliti in quali periodi dell’anno non è possibile effettuare alcun tipo di pesca per in ripopolamento ittico; ripristinata la bocca di tramontana (San Teodoro) ed i canali di afflusso – deflusso acque sull’isola Lunga oramai quasi totalmente ostruiti; assicurata la presenza di controlli e verifiche costanti e puntuali per punire pesantemente chi trasgredisce alle regole.

Proibire tutte queste attività o, peggio ancora, pensare di dirottarle in altro luogo, significherebbe porre un freno difficilmente rimovibile all’importante economia locale che orbita attorno al settore marinaresco e turistico della nostra città, nonché snaturare la fruizione storica dello Stagnone.

In sintesi, quello che noi chiediamo è che venga immediatamente prodotta una moratoria tesa a salvare la stagione che sta per iniziare, e che nel frattempo si istituisca un tavolo tecnico, di concerto anche con l’Associazione scrivente che può mettere a totale disposizione, a titolo assolutamente collaborativo e non oneroso, tutte le categorie di fruitori dello Stagnone: dal bagnante, al diportista, dal surfista, all’appassionato di pesca sportiva, dall’esperto della storia e delle tradizioni del luogo, all’anziano conoscitore dei fondali dello Stagnone.

Ci renderemmo, altresì disponibili, qualora ci venisse richiesto, a collaborare volontariamente per propagandare ed istruire gli utenti, su quelli che sono i dettami da rispettare”.