Su questo grave problema, tutti i Capigruppo del Consiglio Provinciale di Trapani hanno sottoscritto un apposito ordine del giorno , molto articolato e ben circostanziato, in cui si chiede ai vertici governativi della Regione Siciliana che nella legge di riforma della Formazione Professionale si preveda la garanzia del posto di lavoro e della retribuzione per il personale dipendente nonché il decentramento del settore alle Province Regionali così come già avvenuto in altre regioni, soprattutto del nord, tra cui l’Emilia Romagna e la Lombardia, dove il decentramento si è già realizzato fin dal 1995. "La formazione professionale in sostanza – viene ancora evidenziato – svolge, in tali regioni, una funzione di snodo tra l’educazione di base del cittadino ed il suo inserimento nel mondo del lavoro. La Provincia, sulla base delle competenze che le sono state affidate dalla normativa nazionale e regionale, svolge un ruolo cardine nell’organizzazione che l’assolvimento dell’obbligo formativo richiede. Se si vuole realmente riformare il sistema della Formazione - conclude l’O.d.G. – ciò non può che passare attraverso il decentramento del settore alle Province".
La Presidenza, unitamente alla Conferenza dei Capigruppo, anche a seguito di ulteriori interventi sull’argomento, svoltisi nella riunione consiliare dell’8 marzo, torna a porre all’attenzione dell'assessore Centorrino i problemi derivanti dalla decisione del Governo Regionale di diminuire, tra l’altro, i fondi destinati al settore della formazione professionale. "Questo, assieme alla finora mancata approvazione del piano per l’offerta formativa 2010 da parte della Commissione regionale per l’impiego, apre grosse incertezze sulla possibilità che i lavoratori interessati possano percepire gli stipendi di gennaio e febbraio di quest’anno, senza dimenticare che l’insufficiente dotazione per l’anno 2009 nonché i ritardi nell’approvazione delle variazioni al bilancio avvenuta soltanto il 28 dicembre 2009, - continua Poma nella nota - non consentiranno la necessaria copertura delle spese che gli enti devono affrontare, con il rischio che gli operatori non prenderanno mai lo stipendio dello scorso mese di dicembre, mentre nessuna certezza, nessuna data precisa, come già accennato, esiste per il futuro, se non che migliaia di famiglie, già ridotte allo stremo, non potranno più fare affidamento su alcun mezzo di sostentamento".
Il presidente Poma sottolinea come questa situazione, inoltre, lascerebbe prevedere la messa in mobilità di qualche centinaio di dipendenti. "Siamo di fronte insomma ad una vera e propria bomba ad orologeria che può essere disinnescata soltanto se ci sarà l’impegno della dell'Assessorato diretto da Lei (Centorrino ndr) e dell’intero Governo Regionale anche per bloccare l’incontrollato proliferare degli enti e le indiscriminate assunzioni e procedere al riordino del sistema per dare certezze a tutti i lavoratori e alle famiglie che fino ad oggi, nonostante tutto, hanno vissuto e progettato il loro avvenire e quello dei loro figli grazie proprio al lavoro svolto alle dipendenze degli enti di formazione professionale".