Per uno dei personaggi alla sbarra, il 59enne Carlo ''Cola'' Licari, noto in città per essere il titolare del Bar Moderno di Porta Nuova, la Corte ha anche aumentato la pena inflitta in primo grado (da 5 anni e 2 mesi a 8 anni e 1 mese di carcere).
Carlo Licari, assieme al 35enne Vincenzo Fabio Licari (assolto anche in secondo grado), era accusato di associazione mafiosa e favoreggiamento della latitanza dei boss Natale Bonafede e Andrea Mangiaracina, rispettivamente a capo delle famiglie mafiose di Marsala e Mazara, entrambi arrestati il 31 gennaio 2003 in una villa di contrada Sant'Anna. In primo grado, comunque, i giudici avevano derubricato il 416 bis in favoreggiamento aggravato di soggetti appartenenti a Cosa Nostra.
Carlo Licari era stato, inoltre, accusato anche di avere appiccato, la notte del 6 maggio 1999, l'incendio all'auto (un'Opel Calibra) dell'allora sindaco di Marsala Salvatore Lombardo. Ma per questo reato, su richiesta dello stesso pm Roberto Piscitello, in primo grado fu assolto. Non c'erano prove.
Licari era già stato condannato dal tribunale di Marsala per incendio doloso e tentata estorsione, Entrambi sono stati ritenuti colpevoli di tentata estorsione ai danni del locale Morsi e Sorsi, a pochi metri dal bar di cui è titolare Licari, e dell'incendio del portone di casa dell'avvocato Stefano Pellegrino, presidente della Camera penale di Marsala e fino a quel momento (settembre 2007) loro legale di fiducia.