Romanin avrebbe cercato di intercedere, scrivendo a giudici, per Epifanio Agate, il figlio del capo mafia di Mazara, «don» Mariano, proprio ricevendo sollecitazioni da alcuni indagati di questo procedimento come il mazarese Michele Accomando. Romanin fu indagato, successivamente lasciò Roma per recarsi in Australia dove è rimasto. I giudici del Tribunale di Palermo avrebbero voluto sentirlo, hanno attivato la rogatoria internazionale, davanti ai giudici australiani il sacerdote ha deciso di non rispondere, facoltà riconosciutagli dal codice penale italiano.
R. G.