I lavori, oltremodo complessi, che hanno comportato la totale revisione del sistema di realizzazione della vasca, sono durati quattro mesi.
Come si ricorderà , l’apertura della vasca era stata effettuata all’indomani dell’allagamento del 16 settembre 2009 con l’obiettivo di verificare se si fosse determinata qualche disfunzione. Le verifiche non avevano evidenziato problemi di sorta, ma la vasca, che non era stata più aperta per almeno un decennio, venne totalmente ripulita dai detriti accumulatisi.
Progettata e realizzata nel 1988, con modalità costruttive totalmente diverse, anche per ciò che riguarda l’applicazione delle norme, rispetto ad oggi, la vasca è stata riprogettata, sia per adeguarla alla normativa ed alle regole vigenti, sia per consentire una agevole e ordinaria manutenzione, prima impossibile.
L’Amministrazione, per eseguire i lavori, ha dovuto conseguentemente rivedere tutto il sistema, tenendo conto non solo dei requisiti tecnici previsti dalle normative vigenti, ma anche dell’urbanizzazione della zona, che è completamente diversa rispetto a vent’anni fa: oggi, anche a causa della nuova urbanizzazione, con la costruzione di nuovi palazzi e, per ultimo, l’apertura del passaggio a livello, è notevolmente aumentato il traffico veicolare, sottoponendo la soletta ed i sostegni della vasca a sollecitazioni ben maggiori rispetto al passato.
La riprogettazione della vasca ha costretto l’Amministrazione a procedere ai nuovi calcoli, da sottoporre all’approvazione del Genio Civile. E’ stato dato incarico ad un professionista, che ha provveduto all’esecuzione dei calcoli, all’indagine geologica ed alla progettazione della nuova vasca. L’Amministrazione ha poi affrontato tutto l’iter procedimentale per ottenere le autorizzazione, nonché quello relativo all’individuazione dell’impresa che ha realizzato i lavori.
Anche nell’esecuzione si sono verificate difficoltà , dovute anche alla necessità di fare giungere il materiale necessario per la realizzazione dell’opera, oltre che alle condizioni climatiche spesso non favorevoli, che hanno costretto a periodi di fermo, facendo slittare di due mesi la conclusione dei lavori, rispetto alla stima sui tempi che era stata fatta dagli uffici per la conclusione dei lavori.