I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, con il supporto dei militari di Torino e La Spezia, hanno eseguito l’ordine di carcerazione nei confronti di Raffaele Urso (classe 1959) e Nicola Accardo (classe 1965). La misura è stata adottata in seguito all’accoglimento dell’appello proposto dal Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Palermo, che ha annullato la precedente scarcerazione per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare.
L’operazione "Anno Zero" e la scarcerazione
Urso, originario di Campobello di Mazara, e Accardo, di Partanna, erano stati arrestati nel corso dell’Operazione Anno Zero, un’importante indagine antimafia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo. L’operazione, condotta congiuntamente da Carabinieri, Polizia e DIA, aveva smantellato la rete di fiancheggiatori dell’allora latitante Matteo Messina Denaro.
Lo scorso ottobre, entrambi erano stati scarcerati a causa della scadenza dei termini di custodia cautelare. Tuttavia, erano sottoposti a misure restrittive come l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, il divieto di espatrio e il divieto di dimora in Sicilia.
Il nuovo ordine di carcerazione
La recente pronuncia della Suprema Corte di Cassazione ha confermato il nuovo provvedimento restrittivo, disponendo il ritorno in carcere dei due soggetti. Attualmente, Urso e Accardo sono stati tradotti nelle competenti Case Circondariali del Nord Italia per scontare la misura disposta dalle autorità giudiziarie.