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24/05/2010 16:40:01

Benedetta Cosmi alla rassegna di Praiano

Curiosità, passione e ironia sono gli elementi che meglio caratterizzano la scrittura di Benedetta, che a nove anni si è trasferita a Marsala dove ha studiato fino al Liceo per poi tornare a Roma, si è laureata con Lode in Comunicazione, strappando successi di ogni tipo, “percorso di eccellenza” riconosciuto ai suoi studi dal Senato accademico de La Sapienza; fondatrice del primo giornale di Ateneo finanziato dal C.d.A; adotatta la sua tesi di laurea come libro di testo nella cattedra con cui si è laureata, e al primo libro “Lettera per email a una professoressa” segue questo successo editoriale, un saggio appassionante sui linguaggi della comunicazione, una analisi sullo stato dell’arte e una fotografia generazionale. libri2.jpg

Presentato il 21 maggio nella Cantina Caruso e Minini con una grandissima partecipazione, al tavolo il brillante proprietario Stefano Caruso che a sorpresa ha presentato l’autrice elencando le preziose attività professionali che l’hanno anche portata a lavorare al Tg5 a Milano. Il dibattito è stato arricchito dal Preside Ruggieri, relatore del libro che ha dichiarato va letto due volte per gustare a pieno e entrare nell’utopia, ma già dalle prime righe riscopri la bellezza dello “stupore”, di non arrendersi; l’urgenza di chiedere una cultura che non abbandoni mai. L’autrice parla di una “Cultura che induca in tentazione”, il suo modello di città è una ipotesi economica, che sega le gambe alla disoccupazione: estendere gli orari: anche a Marsala, pensate al turista che dalle statistiche si ferma nelle località due giorni e mezzo; deve poter viverli con intensità, visitare tutto, poter andare al mare, alla nave punica, alla villa archeologica, deve essere una piccola Barcellona! Per il porto, i localini eleganti, i piatti tipici, una vita notturna tarata sul livello culturale alto. Invece? Abbiamo persino gli ombrelloni chiusi a Maggio. È uno scrigno prezioso che ha un potenziale occupazionale altissimo, in tempi di crisi qui e non altrove c’è lavoro. Si è parlato anche del connubio vino-giovani. Dobbiamo proporre un esempio di “sabato sera” alternativo; e quindi per esempio sport da praticare in notturna! Creare nelle scuole un laboratorio che intercetti le ore più pericolose: le notti. Pensate che sarebbe una scuola che sapesse guidare “nel tempo libero”, dice Cosmi. Avere maestri la notte quando la delinquenza vive, la devianza nasce, il disagio cresce. Il sogno? Proviamo a organizzarlo: una lettura da parte dei ragazzi ad alta voce di un classico; in tarda ora, in un luogo pubblico… torniamo a leggere i libri! Moltissime le recensioni al libro di Benedetta Cosmi, bella anche quella nello Speciale Scuola de Il Sole 24 ore; dove si riferisce della presentazione del libro svoltasi ad aprile al Campidoglio a Roma. Bendetta Cosmi crea rete, tra associazioni di studenti, istituzioni, settori economici, parti sociali analizza le potenzialità, non si accontenta di registrare dove le cose si arenano. Questo è il giornalismo di inchiesta; il suo saggio merita ogni palco scenico che sta calcando, sarà ospite a Roma di Libra a Villa Borghese questo mese; ha una tappa a Campo dè Fiori nel cuore della capitale, a metà giugno in Calabria all’interno di “Gaia” una altra manifestazione culturale ad impatto sociale e ambientalista che aprirà proponendo in quella terra difficile il suo manifesto di idee e serietà.