Sono stati invitati a partecipare: il Ministro dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, il Presidente della Regione Siciliana, il Presidente dell’A.R.S., l’Assessore Regionale al T.A., i Parlamentari nazionali e regionali della provincia di Trapani, il Presidente e gli Assessori della Giunta Provinciale, il Prefetto di Trapani, i Sindaci ed i Presidenti dei Consigli Comunali della provincia di Trapani, i rappresentanti dell’A.R.P.A. Sicilia e delle Associazioni ambientaliste.
Si ricorda che la richiesta di convocare la predetta seduta straordinaria è stata presentata nelle scorse settimane dalla Commissione Territorio e Ambiente, presieduta da Giuseppe Peraino, ma è stata subito condivisa e sottoscritta, in maniera bipartisan, da numerosi altri Consiglieri di tutti i gruppi politici, a conferma del grande interesse e dell’impegno sempre dimostrato dal Consiglio Provinciale quando si tratta di dovere affrontare argomenti di sensibile valenza sociale.
Si ricorda altresì che già il 6 maggio scorso il Consiglio Provinciale ha espresso netta e totale opposizione alle ricerche di idrocarburi e alle trivellazioni nei succitati tratti di mare, approvando alla unanimità un apposito atto di indirizzo, presentato dal Consigliere Ignazio Passalacqua, ma praticamente sottoscritto dall’intero Consiglio, che il Presidente Peppe Poma aveva immediatamente ammesso a votazione riconoscendone le motivazioni di estrema urgenza.
L’innata vocazione per il turismo del nostro territorio, - sottolinea a questo proposito il Presidente del Consiglio Provinciale - la fondamentale importanza per la nostra economia dell’attività di pesca (già in grave crisi per altri motivi), non consentono alternative o avventure. Occorre anzi aumentare la consapevolezza del ruolo fondamentale che la salvaguardia dell’ambiente svolge nell’assicurare la vita sulla terra e nei mari.
La perdita dei naturali equilibri dell’ambiente – aggiunge il Presidente Poma - costituisce un reale pericolo per la vita non solo dei mari, degli animali o dei vegetali ma anche dell’uomo. Dobbiamo pertanto fare in modo di scongiurare questo drammatico pericolo che incombe su tutti noi e ancor più sui nostri figli e sulle future generazioni, respingendo la vera e propria minaccia costituita dalla ricerca di idrocarburi nei nostri mari.