Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/06/2010 21:57:00

Porto di Castellammare: il consiglio comunale, all’unanimità, approva l’ordine del giorno

e chiede al Prefetto di Trapani “di fare proprio lo stato d’animo e le aspettative che la città di Castellammare del Golfo ripone nella realizzazione del porto, presso la Procura della Repubblica di Trapani, allo scopo di accelerare l’iter per la definizione delle indagini e di attivarsi con le autorità competenti per una celere ripresa dei lavori”. Inoltre impegna il sindaco a “costituirsi parte civile nel giudizio, qualora l’ipotesi di reato trovi conferma” ed il presidente del consiglio a trasmettere l’atto “al Prefetto, al Ministro di Grazia e Giustizia, al Ministro delle Infrastrutture, all’Assessore Regionale alle Infrastrutture, al Presidente della Provincia di Trapani, a tutta la Deputazione Regionale e Nazionale della Provincia di Trapani, per rappresentare le preoccupazioni e le volontà espresse da Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo”. Il consesso sottolinea che l’amministrazione comunale, appena insediatasi, “ha disposto il passaggio delle competenze, in ordine alla gestione tecnico amministrativa dei lavori, all’assessorato regionale Lavori Pubblici”, e “viste le attese che Castellammare ripone nella realizzazione del porto, vissuto come momento di riscatto e rilancio socio-economico”, il consiglio ha espresso “piena fiducia alla Procura della Repubblica ed al Comando Provinciale della Guardia di Finanza per l’attività di controllo svolta a tutela e garanzia della regolare esecuzione delle opere, tesa ad affermare ancora una volta la presenza dello Stato a tutela e garanzia dei principi fondamentali della democrazia, basata sul rispetto delle leggi”, ma ha anche fatto presente “lo stato d’animo della propria cittadinanza, costernata per quanto emerso dalle indagini e fortemente preoccupata che il prolungarsi delle stesse possa pregiudicare il completamento delle opere, nonché timorosa che un ritardo considerevole nella ripresa dei lavori, potrebbe compromettere sia la disponibilità delle somme stanziate che le opere già realizzate”. Intanto, per discutere proprio del porto, entro fine mese, il presidente Giuseppe Cuciata convocherà un consiglio comunale aperto.