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09/06/2010 04:56:18

I supermercati regalano gli alimenti alla casa di riposo. Le proteste continuano

La “Giovanni XXIII” continuerà ad avere assicurata la fornitura degli alimenti almeno per tutto il mese di giugno. L’intesa con i rappresentanti dei maggiori Supermercati di Marsala è stata raggiunta nella tarda serata di ieri, nel corso di un incontro coordinato dai dirigenti del Comune di Marsala  Matilde Adamo e Giuseppe Fazio. A Palazzo Municipale erano presenti Paolo Laudicina (MEGAMARKET), Antonino Cappitelli (DESPAR), Giovanni Costantino (CONAD), Vito D’Alberti e Danilo Galfano (SISA –S3): tutti, seduta stante, hanno manifestato  la disponibilità a fornire - gratuitamente - i generi alimentari occorrenti agli anziani assistiti. Le ditte consegneranno alla Casa di Riposo i beni di consumo con cadenza settimanale, secondo una programmazione stabilita di comune accordo.
Arginata la situazione di maggiore emergenza (fornitura delle scorte alimentari) e consentita l’immediata utilizzazione del contributo di 51 mila euro (pur in assenza di bilancio), l’Amministrazione comunale è adesso impegnata ad uscire dall’impasse della preoccupante situazione finanziaria in cui versa la Casa di Riposo, che lascia aperta anche l’altra drammatica questione: quella del personale dipendente. Il fronte su cui insistere è quello regionale, così come emerso in maniera unitaria dalla riunione di ieri tra Giunta e Capigruppo consiliari, dove tutte le forze politiche presenti a Sala delle Lapidi hanno ritenuto urgente “un piano regionale di risanamento dell’IPAB marsalese che ne eviti la chiusura, rassicurando così anziani e famiglie”.

Ma le proteste dei dipendenti continuano. Non ricevono lo stipendio da otto mesi. "Ci fa piacere che il problema degli alimenti sia stato tamponato - dichiarano - ma noi siamo allo stremo". Alla casa di riposo lavorano 26 dipendenti, che avanzano otto mensilità, e assistono circa 60 anziani.  "Tra l'altro - fanno sapere - anche il tanto decantato contributo di 50.000 euro dell'Amministrazione non solo non è ancora arrivato ma da solo non basta  atamponare l'emergenza".