Come già noto questa volta il sequestro ha riguardato i motopesca “Mariner Dieci”, “Vincenza Giacalone” e “Alibut” con 22 componenti di equipaggi, iscritti nel compartimento marittimo di Mazara del Vallo.
Questa Città vocata alla multiculturalità ed alla multietnicità esprime rammarico e prof
onda delusione per l’ennesimo atto di sequestro che rischia di logorare l’antico rapporto, anche nel nostro territorio, di convivenza tra culture, tradizioni e religioni diverse.
Riporto la disperazione dei familiari dei marittimi che chiedono un immediato ritorno a casa dei loro cari e trasferisco la seria preoccupazione di vedere chiuse altre tre piccole imprese che arginano i livelli crescenti di disoccupazione nel nostro territorio. Chiedo la certezza di massima assistenza ai marittimi “fermati in Libia” nonché la possibilità di informare costantemente i familiari sullo stato di salute degli stessi marittimi.
Si rende necessario un forte impegno del Governo Italiano per il celere rilascio dei natanti e per avviare un tavolo Italo-Libico sull’annosa questione dell’utilizzazione delle acque in materia di pesca.”
Questo il testo integrale della lettera che il Sindaco di Mazara del Vallo, on.le Nicola Cristaldi ha inviato alle più alte cariche dello Stato, per sollecitarne l’intervento al fine di arrivare alla liberazione dei motopesca e per mantenere alta l’attenzione sull’annosa questione dell’utilizzazione delle acque in materia di pesca nel Canale di Sicilia. Il Primo Cittadino ha inoltrato la lettera al Presidente della Repubblica Italiana, on.le Giorgio Napolitano, al Presidente del Senato della Repubblica, sen. Renato Schifani, al Presidente della Camera dei Deputati, on.le Gianfranco Fini, al Presidente del Consiglio dei Ministri, on.le Silvio Berlusconi, al Ministro degli Esteri, on.le Franco Frattini, al Presidente della Commissione Esteri del Senato, sen. Lamberto Dini, al Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, on.le Stefano Stefani, al Presidente della Regione Sicilia, on.le Raffaele Lombardo ed ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari di Camera e Senato.