Tornano ad accendersi i riflettori sull'idea di inserire Mozia e la Riserva dello Stagnone tra i "patrimoni dell'umanità " dell'Unesco. Idea impossibile, dato che al nostro territorio mancano le condizioni (infrastrutture, servizi, eccellenza) per poter aspirare all'importante traguardo. La convocazione dell’aula è stata richiesta dal consigliere Paolo Ruggieri (Pdl). La richiesta è stata condivisa da Ignazio Passalacqua che ha presentato un atto d’indirizzo lo scorso 31 marzo. L’Isola di Mothia - si legge in una nota della presidenza del consiglio - è di proprietà della Fondazione Giuseppe Whitaker che ha pienamente condiviso l’iniziativa del Comune di Marsala. L’amministrazione ha infatti chiesto all’UNESCO il riconoscimento di patrimonio dell’Umanità . Per il presidente Peppe Poma è necessario sostenere unitariamente e con forza la candidatura di Mothia e Lilybeo.
LA REGIONE PREFERISCE PALERMO. La richiesta è stata snobbata pure dalla Regione Siciliana. Recentemente, l'Assessore alla Cultura della Giunta Lombardo, Armao ha comunicato di aver presentato la la richiesta di inserire l'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalu' nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco.
UNA TELENOVELA CHE VA AVANTI DAL 1973. E' una telenovela che va avanti da parecchi anni, questa di Mothia patrimonio Unesco. Già il 21 Novembre 1973 il Dott.Elio Piazza, all'epoca Presidente del Comitato Civico per la Tutela del Patrimonio Naturale e Culturale di Marsala, aveva indirizzato una nota, in lingua francese alla Direzione generale dell'Unesco-Palais Challot- Parigi-, volta a richiedere una tutela ed un intervento istituzionale per tutelare l'Isola di Mozia e lo Stagnone dal degrado delle costruzioni abusive, cui aveva allegato un articolo, pubblicato sul settimanale "Epoca" ,di Sabatino Moscati su Mozia-La Pompei dei Fenici.
L'iter è stato poi avviato dal Sindaco Eugenio Galfano, il 18 dicembre 2002. Il Sindaco di Marsala istituì una Commissione Consultiva con determina n.10 del 17 gennaio 2003 al fine di realizzare il progetto, formato da otto professionisti tra cui Il Prof. Gioacchino Aldo Ruggieri, Elio Piazza, Maria Luisa Famà e Antonella Ingianni, coordinato da Fabio D'Anna.
Nel frattempo, la Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani, allora diretta dalla Dr.ssa Di Stefano, aveva richiesto al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’inserimento del sito Isola di Mozia Lilibeo nella lista propositiva italiana, precedendo di poco la richiesta del Comune di Marsala.
In data 13 dicembre 2002 il Gruppo di Lavoro Permanente per la Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, presso il Ministero dei Beni Culturali, presieduto dal Dott.Proietti(che è l’unico ente istituzionale al quale va avanzata la candidatura), comunicava l’avvenuto inserimento del sito nella lista propositiva, riconoscendo la rilevanza eccezionale del sito sia dal punto di vista archeologico e storico, sia da quello ambientale paesaggistico, in quanto l’insediamento di Mozia costituisce la testimonianza più rappresentativa della civiltà fenicio punica sul territorio italiano.
In data 8 marzo 2005 il Dr. Proietti, con nota spedita a tutti gli enti istituzionali coinvolti, comunicava che il sito “la civiltà fenicio-punica in Italia:Isola di Mozia e Lilibeo rientrava tra quelli selezionati dal Gruppo di Lavoro Unesco per una possibile candidatura nella lista del Patrimonio Mondiale".
In data 31 maggio 2005, dopo un’attenta e laboriosa attività organizzativa , si tenne nel Complesso Monumentale S.Pietro un incontro istituzionale con la Dr.ssa Ferroni- funzionario del Ministero dei Beni Culturali facente parte del Gruppo di lavoro ed incaricata di seguire l’iter del progetto, al quale parteciparono il Comune di Marsala, la Provincia di Trapani, la Fondazione Whitaker, la Soprintendenza di Trapani, e con l’assenza dei rappresentanti del Governo regionale(pur regolarmente invitati) in cui fu annunciato il percorso da seguire ed i compiti che ogni ente doveva svolgere se intendeva ottenere il riconoscimento. Il giorno precedente la Dr.ssa Ferroni aveva, nel frattempo, effettuato un sopralluogo nell’Isola di Mozia ed i risultati non erano stati per nulla soddisfacenti, dato che l’isola non aveva ricevuto nemmeno l’ordinaria manutenzione del verde e si presentava con erbacce che coprivano i siti archeologici, il tophet non visitabile ed il cothon non valorizzato come si dovrebbe. Di tale situazione il funzionario parlò con i vari referenti spronandoli a modificare il loro apporto ed a risolvere la situazione. Da quel momento la collaborazione tra gli enti istituzionali non si ebbe più.
"CI PENSO IO". E sono stati solamente vuoti annunci privi di contenuti quelli dell'attuale Sindaco di Marsala, Renzo Carini, che fin dall'inizio del suo insediamento ha dichiarato più volte di voler riprendere in mano la pratica, senza fare nulla in concreto. Carini sostiene di avere un impegno su Mozia Patrimonio Unesco del capo della segreteria del Ministro della Cultura Sandro Bondi, Enrico Hullweck...
IL MUSEO DI MOZIA. E' pronto il nuovo allestimento del Museo archeologico di Mozia, dove si conserva in particolare la famosa statua del giovinetto, una delle piu' preziose testimonianze dell'epoca classica, scoperta 25 anni addietro nella stessa isola. Questo risultato e' stato possibile grazie all'intervento della Fondazione "Giuseppe Whitaker".
"Il Museo di Mozia - ha detto l'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao - costituisce una offerta culturale di assoluto rilievo per il territorio trapanese. Anche per questo motivo, attraverso i bandi comunitari intendiamo sostenere il Parco archeologico di Mozia e Lilibeo, di cui l'isola di Mozia fa parte, al fine di incentivare l'offerta tra pubblico e privato ed incrementare il numero dei visitatori".