Dopo poco più di un mese dalla chiusura - avvenuta lo scorso 23 giugno per scadenza dell’ordinanza del presidente della Provincia Regionale di Trapani che ne autorizzava l’abbancamento dei rifiuti - l’impianto in gestione alla «Belice Ambiente» è stato riaperto per consentire agli autocompattatori dell’Ambito di tornare a scaricare l’immondizia. La riapertura è stata possibile dopo il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale da parte dell’Assessorato regionale al territorio e dopo che la società d’Ambito ha ottemperato ad alcune delle prescrizioni - quelle più urgenti - previste dall’Autorizzazione. Tra queste l’acquisto e l’installazione della pedana lava ruote per gli autocompattatori, l’installazione della centralina meteo per il rilevamento delle piogge. La società d’Ambito ha anche provveduto a bandire la gara d’appalto per il piano di ripristino ambientale della prima vasca già satura. Nella prima vasca, sulla quale sarà necessario quest’intervento, sono stati abbancati i rifiuti da parte del Comune di Campobello anni addietro ed ora la gestione post-mortem è passata nelle mani della «Belice Ambiente». «Sin dalla chiusura disposta per il 23 giugno scorso gli uffici della società si sono attivati al fine del rilascio dell’Aia - spiega l’amministratore unico Nicolò Lisma - e si è lavorato a pieno ritmo affinché si potesse tornare nel stretto giro di posta ad un regime di normalità . L’impegno degli uffici è stato determinante per accorciare i tempi di chiusura dell’impianto che ora, una volta riaperto, ci consentirà di rientrare dall’emergenza che abbiamo accusato in queste settimane, anche se rimangono le difficoltà evidenti legate alla mancanza di mezzi». Per l’abbancamento nella vasca attualmente in utilizzo, è stato ripristinato anche il sistema di triturazione e vagliatura dei rifiuti. Questo consente un’ulteriore differenziazione del rifiuto, col prelievo delle parti ferrose e secche, separate da quelle umide. I rifiuti, una volta triturati, consentono una riduzione volumetrica nella fase d’abbancamento. La chiusura della discarica di Campobello, dallo scorso 23 giugno, ha creato non poche difficoltà nella raccolta dei rifiuti in tutti gli undici comuni dell’Ambito. I rifiuti solidi urbani sono stati, dapprima, trasportati alla discarica di Mazzarà Sant’Andrea, nel Messinese e da alcune settimane a Siculiana, nell’Agrigentino. La mancanza dei mezzi idonei al trasporto ha costretto la società d’Ambito a noleggiare da ditte esterne autocompattatori capaci di caricare la quantità di rifiuti prodotti ogni giorno.