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02/09/2010 04:32:43

Carini fa il miracolo. Contro l'abbattimento degli alberi a Marsala mette insieme tutta l'opposizione

anche un'alternativa di governo. Ci sono tutti: dagli ambientalisti ai giovani del Pd e del Pdl. Ed è un coro di proteste quello che si è levato  contro il sindaco per la sua  politica che presta scarsa attenzione al verde pubblico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'abbattimento di  due alberi in piazza Matteotti nel corso dei lavori di ''riqualificazione''.

Noi lo abbiamo anche raccontato con video e foto.

A molti questa cosa non è andata giù. Per quello che gli alberi rappresentavano, per il fatto che anche a Piazza Marconi si sta facendo lo stesso, e poi ci sono i precedenti: gli insediamenti industriali nelle zone a verde, l'abbandono del parco di Salinella...Insomma, tra poco l'unico verde che resterà a Marsala sarà quello delle aiuole delle rotatorie.  Ad iniziativa del «Comitato Orgoglio Cittadino», associazioni (Anemos, Nel segno del sale e Legambiente) e partiti di diverso colore (gruppo consiliare Pdl-Sicilia, Nuovo Partito Socialista, Verdi, Giovani del Pdl e Partito Democratico) hanno sottoscritto un documento nel quale si parla di alberi ''uccisi da una sega scellerata, quasi colpevoli per avere dato ossigeno per tanto tempo ad una città che di verde ne ha ben poco».
Si prosegue affermando che «negli ultimi tempi il verde cittadino ha avuto due grandi nemici: il punteruolo rosso che fa morire le palme e il sindaco Carini che provvede alle altre varietà di alberi». E si evidenzia che i due alti alberi abbattuti a Porta Mazara erano ''pezzi di storia'' della città.
«Sarebbe stato più giusto, prima di approvare un progetto che cambia il volto della città - si legge nel documento di protesta - che lo stesso venisse presentato in una pubblica assemblea, per decidere assieme ai cittadini. Si vede che il sindaco non conosce la storia democratica di questa città". Nel documento si ricorda un precedente, che fa venire la pelle d'oca: "Negli anni settanta alcuni imprenditori avevano presentato un progetto per un villaggio turistico sull'Isola Lunga, con circa duemila posti letto poi ridotti ad ottocento. Il progetto venne presentato, fu realizzato un plastico ed iniziò una discussione democratica che portò alla bocciatura. I cittadini ebbero paura che lo Stagnone venisse deturpato».