infasciapopolo che non sa o non vuole spiegare al Parlamento i perché di un’altra minestra riscaldata e che, quindi, continua a esautorare e bypassare l’Assemblea. Altro che pezzi da Novanta… - dice ironico il deputato messinese – i parlamentari, secondo questo presidente della Regione, servono soltanto a vidimare quanto da lui deciso. Come dire, di Novanta ce n’è uno (Lombardo) e tutti gli altri son nessuno”.
“Che dire, poi, delle sue accuse, secondo le quali sarebbe il Pdl ad aver tradito il voto dei siciliani? – riprende Corona – È come quel bue del detto popolare che dà del cornuto all’asino?!”.
“L’illusionista – conclude Roberto Corona – ha, quindi, fatto un altro dei suoi numeri in pubblico: ha presentato la quarta ribollita ma, soltanto a guardarlo bene mentre esegue il suo esercizio da prestigiatore, si può vedere il trucco: un futuro ammazza speranza per un Isola che così non può progredire e nessuna soluzione a qualunque emergenza! Noi continueremo a mantenere il nostro ruolo all’opposizione, aspettando la quinta minestr… pardon, il quinto governo, nei prossimi mesi”.
9,30 - "Nella Sicilia immobile dei grandi sistemi di potere, nella Sicilia del cuffarismo potente e straripante, nella Sicilia del 61 a zero di Dell’Utri e Miccichè abbiamo creato le condizioni per far saltare il tappo del potere clientelare e affaristico-mafioso e fare le riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani. Guardo così al nuovo governo regionale. Sull’asse riforme-legalità -sviluppo si può cambiare la Sicilia”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia.
“Bisogna attuare le riforme già fatte - aggiunge Lumia - e continuare su questa strada con l’abolizione delle province, il tempo pieno nelle scuole, la semplificazione della burocrazia regionale. Ecco perché sono convinto che questa occasione vada sostenuta con rigore e serietà per trasformare finalmente la speranza di una Sicilia migliore in realtà .
La scelta di Giosuè Marino è un fatto di straordinaria portata. Marino è uno dei prefetti più bravi, oggi commissario antiracket e antiusura”.
9,00 - «Un’operazione vergognosa»: così il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo definisce la nascita a Palermo della quarta giunta Lombardo.
8,30 - E' probabile che oggi uno o entrambi gli assessori in quota Fli rinuncino all’incarico. La nuova squadra sarà presentata a Palazzo d’Orleans da Lombardo, che tra i punti programmatici del nuovo governo ha messo al primo posto il “dimagrimento” della Regione, definita “un pachiderma”. Si parla di un sostegno a Lombardo da parte di alcuni deputati del Pdl Sicilia, tra cui Giulia Adamo, che non segue Miccichè nell'avventura del Partito del Popolo Siciliano. Cosa che farà invece il mazarese Tony Scilla. Per Giulia Adamo è probabile un incarico di capogruppo del nuovo gruppo di Futuro e Libertà , che si chiamerà semplicemente "Sicilia". In tutto, la nuova giunta tecnica, potrà contare su una cinquantina abbondante di voti.
Come abbiamo raccontato nella lunga diretta no - stop di ieri, Raffaele Lombardo vara all'Assemblea regionale il suo quarto governo composto esclusivamente da assessori tecnici. Un esecutivo che per la prima volta esclude i berlusconiani i quali, dopo due anni e mezzo di rapporti conflittuali con il governatore, passano tutti all'opposizione. La nuova maggioranza è formata da Mpa, Pd, Fli, Api e dall'Udc di Casini (cioè senza i cuffariani). E' uscito di scena il Pdl Sicilia di Gianfranco Miccichè che non rientra nel Popolo della libertà di Alfano e Schifani ma annuncia la prossima costituzione del Partito del popolo siciliano.
Il governo quater di Raffaele Lombardo in Sicilia è composto da Gian Maria Sparma, dal professor Andrea Piraino, Letizia Diliberti, Sebastiano Messineo, Elio D'Antrasi, Giosuè Marino, ex prefetto di Palermo e commissario nazionale antiracket, e dagli uscenti e riconfermati Marco Venturi, Massimo Russo, Pier Carmelo Russo, Caterina Chinnici, Gaetano Armao e Mario Centorrino.
In giunta entra anche il commissario nazionale antiracket e antiusura Giosuè Marino che è stato anche prefetto di Palermo. Debutto pure per Andrea Piraino docente di giurisprudenza palermitano attribuito all'area dell'Udc di Casini. L'Api di Rutelli sarà rappresentata da Sebastiano Messineo, professore all'università dell'Aquila. Due gli assessori di area finiana: i burocrati della Regione Letizia Di Liberti e Gian Maria Sparma.
Ma Fli ha pressato a lungo per la conferma di Nino Strano che ha subito il veto del Pd. Strano è il dirigente ex An che mangiò la mortadella a Palazzo Madama mentre cadeva il governo Prodi. Domani mattina alle 10:30 il dibattito in Aula e il voto finale.
Dai banchi del centrodestra sono volati insulti a Lombardo accusato di aver dato vita a un ribaltone. Il governatore ha replicato alzando la voce: "A proposito del ribaltone ho detto che se Fini esprime un dissenso a Roma, quello è ribaltone, se qua un terzo della maggioranza di centrodestra ostacola la riforma sanitaria e quella dei rifiuti (il riferimento è a Udc e Pdl, ndr), è coerenza? E' coerenza l'aggressione al presidente della Regione e al suo programma che coerentemente porta avanti? Io dico che noi andiamo avanti su questa strada con governi tecnici non impegnati in politica".
"Giudichiamo positivamente l'avvio della nuova esperienza di governo regionale che siamo certi sarà caratterizzata da politiche di modernizzazione, sviluppo e legalità e il cui valore innovativo abbiamo contribuito a costruire. Nelle prossime ore discuteremo col presidente Lombardo della opportunità di adeguare la squadra di governo per rappresentare le istanze programmatiche della nostra area politica e culturale". E' quanto dichiarano i parlamentari nazionali di Futuro e Libertà per l'Italia Pippo Scalia, Carmelo Briguglio, Fabio Granata e Nino Lo Presti. "Ringraziamo l'amico Nino Strano - concludono i tre parlamentari di Fli - per lo straordinario lavoro svolto come assessore al Turismo, siamo impegnati a dare continuità sia al suo progetto per il turismo siciliano, sia alla sua presenza in ruoli di alto livello politico e istituzionale".