Dirottati a Birgi, dopo la chiusura dello scalo di Palermo, da cui in origine sarebbero dovuti decollare, oggi si son visti annullare il volo. Ora si sono imbarcati sul volo diretto a Trieste. Tra i passeggeri anche una madre con due bambini uno dei quali ha 16 mesi.
E' caos all'aeroporto di Trapani in cui sono stati dirottati i voli in arrivo e in partenza dallo scalo di Palermo, chiuso da ieri.
Code ai check-in, parcheggi al completo, difficolta' nelle comunicazioni telefoniche a causa dell'affollamento delle celle. All'interno dell'aerostazione i passeggeri chiedono informazioni che nessuno e' in grado di fornire. Problemi anche nel trovare mezzi per raggiungere Palermo: non vi sono bus per il trasferimento.
9,00 - Verranno dirottati a Trapani alcuni voli che dovevano atterrare all'aerorporto "Falcone e Borsellino", chiuso a causa di un incidente: è finito fuori pista un airbus della Wind Jet. Feriti in modo lieve 20 passeggeri. Sul velivolo, che proveniva da Roma, c'erano 143 passeggeri. Tutti i passeggeri sono stati fatti uscire con le procedure di emergenza con gli scivoli. Venti i feriti ma in modo lieve con escoriazione alla testa e al naso.
"Abbiamo sentito un forte boato come se provenisse da un'esplosione. E' successo tutto in un attimo. Io ho un forte dolore alla schiena", dice Cinzia Orabona, 31 anni, palermitana, che era a bordo dell'Airbus. "L'aereo era partito in orario da Roma - aggiunge - poi in volo abbiamo avvertito alcuni sobbalzi a causa di alcune turbolenze, ma niente di preoccupante. Dopo l'atterraggio siamo usciti dai due portelloni, la parte posteriore del velivolo era danneggiata. Non mi sembra di avere visto passeggeri feriti gravemente ma solo con escoriazioni e contusioni. Ma c'era una grande confusione". La giovane lamenta inoltre: "Noi passeggeri siamo stati lasciati sotto la pioggia e siamo dovuti andare al terminal a piedi".
Piccole ferite da taglio, escoriazioni, un passeggero con una spalla lussata e diversi casi di colpi di frusta: è il bilancio del medico del Falcone-Borsellino. "Ho prestato i primi soccorsi - racconta il dottor Francesco Scorza, medico della Croce Rossa in servizio allo scalo - Circa una decina di persone si sono rivolte a me per piccoli tagli agli arti e alla testa, probabilmente fatti mentre scendevano dal velivolo con gli scivoli d'emergenza, contusioni, una spalla lussata e diversi colpi di frusta. Per sicurezza - conclude - sono stati portati in ospedale per accertamenti, ma non si tratta di casi gravi".
La compagnia spiega che l'aereo, partito in orario da Roma alle 19 e arrivato alle 20, al momento del'atterraggio, a causa delle brutte condizioni atmosferiche, è stato spinto dal vento sulla pista, il cosiddetto fenomeno di "wind sheare", consistente in una variazione improvvisa del vento in intensità e direzione. "Grazie alla bravura del comandante - continua la compagnia - l'aereo è rimasto comunque in assetto". Sempre secondo la compagnia, "il velivolo si è fermato quindi fuoripista e come prevede il regolamento i passeggeri sono scesi con lo scivolo secondo le normali procedure di emergenza".
L'agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), l'autorità preposta allo svolgimento di indagini tecniche nell'ambito dell'aviazione civile, ha aperto un'inchiesta sull'accaduto.