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01/10/2010 07:27:46

Alfano contro Lombardo. Miccichè lancia il suo partito. Liti nel Pd. Campagna acquisti dell'Udc

Con queste parole il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, esclude che l’esperimento di governo in atto in Sicilia possa essere un ”laboratorio” per quanto accadrà nei prossimi mesi a livello nazionale. Durante una puntata di Porta a Porta, in cui è a confronto con la capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro, Alfano dice che ”è grave” che il Pd ”per smontare il nostro sistema di potere in Sicilia, con relativismo etico, si sia piegato al trasformismo”. Quanto al Pdl, il ministro ammette un ”errore di sottovalutazione” di quanto stava accadendo.

 

La replica di Lombardo: ”Il ministro Angelino Alfano si è guadagnato il primato dell’ascarismo e può adesso ambire ai vertici delle Istituzioni. Le sue parole sono inquietanti per il tono e il contenuto”. E’ la replica del presidente della Regione Siciliana e leader del Mpa, Raffaele Lombardo, che ha commentato le dichiarazioni del Guardasigilli sul governatore. ”Ieri abbiamo appreso dal presidente dell’Udc, Pier Ferdinando Casini – aggiunge Lombardo, in una dichiarazione – che il ministro della Giustizia ha conquistato alla causa del Cavaliere l’onorevole Salvatore Cuffaro e vari suoi amici deputati nazionali. Noi sappiamo bene da 2 anni e mezzo di governo regionale, sofferti e impegnativi, che nell’immane sforzo di sottrarre all’intreccio affaristico-mafioso il sistema dei rifiuti e della sanità in Sicilia, il ministro si è sempre schierato dall’altra parte, l’ha quotidianamente ispirata e sostenuta”.

MICCICHE'. "Alle prossime elezioni l'alleanza Pdl-Lega al Sud rischia di fare una gran brutta figura" e proprio per evitare questo "sto lavorando ad un progetto politico territoriale, ancorato al Sud e al Pdl, per avere un peso parlamentare tale da condizionare le scelte politiche del futuro governo. Esattamente, ma questa volta a favore del Mezzogiorno, quello che fa la Lega tutti i giorni". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè intervenendo
a Pietralcina (Bn) alla festa del Pdl, sottolineando che "oggi il Pdl, nonostante gli sforzi di Silvio Berlusconi che ama realmente la nostra terra e lo ha sempre dimostrato, non è sufficiente per fare gli interessi di tutte le parti d'Italia". Da qui, ha spiegato Miccichè "la necessità di un nuovo partito che aiuti Silvio Berlusconi a conoscere, ancora di più e meglio, la realtà del Sud. Ma soprattutto creare all'interno della sua maggioranza e del suo governo una 'contrapposizione' virtuosa tra partiti affinché possa tornare, così come lo è stato prima, il mediatore". Il sottosegretario poi rivela che "i sondaggi sono molto incoraggianti, e se ne eravamo convinti prima, adesso lo siamo di più: la gente vuole fortemente questo nuovo partito". "E' finito - dice Miccichè - il tempo delle ideologie, oggi la gente chiede di avere risolti i problemi legati alla propria ricchezza, ai servizi e solo una classe politica ancorata al territorio può conoscerli e battersi per la loro risoluzione". Miccichè, insomma rivendica il primato della politica dal basso e aggiunge: "oggi Casini e Fini dicono in giro per l'Italia che saranno loro ad occuparsi del Sud: uno è di Bologna, l'altro pure. Ma, onestamente, possiamo pensare che il nostro Sud possa ancora essere salvaguardato da due politici di Bologna?".

IL PD. "Alla Camera ieri e a Palazzo Madama oggi, deputati e senatori del Mpa hanno dato la fiducia al governo Berlusconi. Un voto determinante il loro, insieme a quello dei finiani". Lo afferma il senatore del Partito democratico, Enzo Bianco. "I parlamentari autonomisti hanno dato la fiducia a un governo sprezzante verso il Sud - osserva l'esponente del Pd - e le cose dette da Berlusconi sul Mezzogiorno sono delle impressionanti bugie e il Mpa lo sa benissimo. Eppure non ha fatto mancare
il suo voto al governo". "Questo dovrebbe far riflettere il gruppo del Pd all'Assemblea regionale siciliana che ha deciso di sostenere Lombardo - sottolinea Bianco - non c'é una rottura con Berlusconi e il presidente della Regione, come sempre, continua a giocare con più mazzi di carte, a propria convenienza. Il Pd dovrebbe prendere atto che a Roma il Mpa ha apertamente sostenuto il governo e che non c'é alcuna rottura politica con il centrodestra. La coerenza vorrebbe che in Sicilia, come a Roma, il Pd rappresenti un'alternativa di governo e non un alleato di comodo per provare a sopravvivere. Una scelta diversa - conclude Bianco - impone la consultazione degli elettori e della base del partito".

"L'anomalia non è il sostegno del Pd, ma l'assenza dei partiti dell'ex maggioranza. Giudicheremo dunque questo Governo sulle cose che saprà realizzare". Lo afferma il deputato all'Assemblea regionale siciliana Giuseppe Lo Giudice, vice presidente della Commissione Sanità all'Ars, commentando la nuova giunta formata da assessori tecnici "Non so se questo Governo sia un laboratorio di sperimentazioni entro il quale coltivare nuove aggregazioni politiche. - aggiunge - Credo che questo sia un aspetto secondario. Ciò che deve interessarci è che questo Governo trovi la necessaria stabilità per fare le riforme".

UDC. Casini è al lavoro per rifondare l’Udc in Sicilia. Gli ex centristi di Saverio Romano, che hanno dato vita al nuovo partito, continuano a sottrargli pezzi. La scissione nello scudocrociato ha già provocato una campagna acquisti che parte dall’Ars e arriva nei piccoli Comuni.
All’Udc guardano almeno 4 ex Pdl (area ribelli): lGiulia Adamo, il palermitano Giovanni Greco e i due catanesi Guglielmo Scammacca e Giovanni Cristaudo. L’accordo non è ancora chiuso, anche perché a questo gruppo di delusi dal Pdl guardano anche i vertici di Mpa e Api. l’Udc di Casini potrebbe riaccogliere anche Massimo Grillo. Mentre di certo perderà il presidente della Provincia, Mimmo Turano, che aderirà ai Popolari per l’Italia di Domani.