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11/10/2010 05:59:48

Oggi nasce il "Pid" di Turano. Grillo e Adamo verso l'Udc

Il manipolo di fedelissimi di Mannino e Cuffaro, tra cui il presidente della provincia di Trapani Mimmo Turano e moltissimi amministratori, ha deciso di abbandonare l'Udc e si fondare un nuovo partito: Popolari per l'Italia di Domani. Per Casini è un dramma dal punto di vista elettorale, perchè il granaio siciliano dell'Udc rischia di svuotarsi definitivamente. Ma è anche vero che un partito "bonificato" dai personaggi più discussi è anche più appetibile per nuove alleanze. E' per questo che all'Udc senza Cuffaro guardano in molti, a cominicare da Massimo Grillo, che ha già annunciato il suo ritorno, fino a Giulia Adamo, che tratta con l'Udc e l'Mpa in cerca di una sponda sicura dopo l'abbandono del Pdl.

Ma a fare resistenze per l'ingresso nell'Udc di Giulia Adamo è proprio Massimo Grillo: "Ho aspettato tanto per tornare, ci manca solo ora che mi ritrovi Giulia Adamo compagna di partito" ha detto ai suoi fedelissimi durante una riunione per fare il punto della situazione. Anche perchè i rapporti tra Adamo e Grillo non sono dei migliori (come del resto sono elettrici i rapporti di Adamo con gran parte del mondo politico), e la rottura definitiva è avvenuta quando nel 2008 alcuni fedelissimi di Grillo, tra cui il consigliere provinciale Giovanna Benigno, passarono sotto l'ala protettiva di Adamo con polemiche continue all'interno del Pdl.

Se le resistenze di Grillo dovessero andare in porto, Adamo potrebbe chiedere ospitalità anche tra i finiani di Futuro e Libertà, a cui ha aderito in provincia il deputato regionale Livio Marrocco.

A Marsala Grillo ha già un problema, all'interno della nuova Udc. Ed è David Costa. Benchè appartenente al "vecchio" sistema, benchè la sua sentenza di assoluzione per il reato di associazione mafiosa dimostri comunque molti episodi su cui riflettere, Costa ha un rapporto privilegiato con Casini, e ritiene tra l'altro di dover tornare a fare politica in virtà di una sorta di diritto di ristoro per i guai giudiziari subiti.

Con Casini dovrebbe restare anche il sindaco di Castelvetrano, Gianni Pompeo, e quello di Petrosino, Biagio Valenti.

Per il resto, lascia il Pdl in provincia di Trapani anche il deputato regionale Tony Scilla, che aderisce al Partito del Popolo Siciliano di Miccichè.

Oggi pomeriggio alle 17.30 al Teatro Zappalà di Palermo si terrà la presentazione ufficiale dei Pid: saranno presenti Romano, Mannino, Ruvolo, Drago, Pisacane, i deputati del Pid all’Ars e vari amministratori locali. Un vertice ha sancito ufficialmente l’asse Pdl-Pid in chiave anti Lombardo. Ieri all’Ars si sono ritrovati sette big del Popolo della Libertà e del neonato Popolari d’Italia Domani. Anzitutto è stata costituita una task force che ha come primo punto programmatico la presentazione di una mozione di sfiducia al governatore, articolata in dieci punti. L’agenda politica dei due partiti si snoderà in iniziative a cadenza mensile e prevede pure un appello ai finiani (in Sicilia dall’altra parte della barricata) ed a Miccichè affinchè lavori con loro per battere Lombardo e il centrosinistra. È stata ribadita pure la possibilità di estromettere dalle giunte siciliane amministrate da Pdl e Pid sia l’Mpa che Fli.