Occorre pretendere che il Governo nazionale produca con il sostegno del Parlamento tutti gli sforzi necessari per attuare i
cinque punti del programma sul quale il presidente del Consiglio ha ricevuto, a fine settembre, una larga fiducia parlamentare. A cominciare proprio dalle riforme che il Meridione esige per rilanciare nel territorio competitività e sviluppo economico. Tale premessa appare essenziale per dare continuità alle attività di un Governo nazionale che deve rimanere politico togliendo dalla testa a quella sinistra che dopo aver fatto il colpaccio in Sicilia con il Lombardo quater pensa di potersi ripetere al Governo nazionale con una maggioranza confezionata a misura per riscrivere magari le regole elettorali che invece appartengono alla prerogativa esclusiva di Governi politici espressione del voto popolare. Esportare il laboratorio pseudo – politico di Lombardo a Roma, o qualcosa che vi possa assomigliare, finirebbe con il creare un vulnus nelle istituzioni rappresentative degli elettori, allontanandosi sempre di più dalle istituzioni medesime”.
Lo afferma l’europarlamentare e Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento Europeo, Salvatore Iacolino (Ppe - Pdl ) a proposito di alcuni interventi da parte di esponenti politici dell’opposizione circa la possibilità di un governo tecnico nazionale per fare alcune riforme.