Lo sostiene Giuseppe Lo Giudice, parlamentare di Alleanza per l’Italia all’Assemblea regionale siciliana, che nei giorni scorsi ha incontrato una rappresentanza di pendolari guidati dalla dottoressa Anna Maria Volante. Lo Giudice annuncia, tra l’altro, una interpellanza al Governo Lombardo per sapere come intende affrontare il problema con il Governo nazionale: “Rfi, la societa’ del “Gruppo Ferrovie dello Stato”, cui e’ attribuito il ruolo pubblico di Gestore dell’Infrastruttura - spiega Lo Giudice - e’ responsabile delle linee, delle stazioni e degli impianti. Da anni assistiamo ad un lento smembramento della rete ferroviaria, rendendo la mobilita’ sempre piu’ disastrosa, non solo per i viaggiatori, ma per le imprese e il turismo in particolare. Ovunque, nel mondo, si investe nel potenziamento della rete ferroviaria, qui da noi si fa il contrario, segno che prevalgono interessi opachi. Tra Trapani a Palermo ci vogliono 4 ore di viaggio.
A cavallo s’impiega di meno. L’attuale sistema e’ un campionario di inefficienze: vagoni sporchi, bagni inagibili e senz’acqua, impianti di condizionamento che non funzionano. I treni passeggeri in servizio nella tratta Trapani - Castelvetrano, sono di vecchia generazione, essendo completamente spariti i moderni e confortevoli “Minuetto” acquistati con finanziamento regionale. Continua poi la cancellazione delle corse. Dal 4 ottobre sono stati soppressi alcuni treni in partenza da e per Castelvetrano”.