L'impresa finita nel mirino delle fiamme gialle è quelle tra le più conosciute del comparto marmifero locale, tra le aziende che hanno un elevato dato a proposito di esportazioni, spesso presente nei mercati internazionali.
Ad agire sono stati i finanzieri del reparto operativo aeronavale. I finanzieri nel loro rapporto hanno indicato l'esistenza di scarichi di reflui industriali senza relativa autorizzazione, la gestione illecita dei rifiuti speciali pericolosi, la denuncia ha anche riguardato la violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per la tutela della salute dei lavoratori.
L'azienda per queste ragioni è stata sequestrata, sono stati posti i sigilli, l'impresa è ferma. Complessivamente il sequestro riguarda un'area estesa 17 mila metri quadrati, sigilli sono stati posti anche all'immobile dove hanno sede gli uffici della Jovino Marmi.