Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
17/11/2010 06:27:27

Consiglio provinciale sulla sanità snobbato, la protesta di Poma

il Presidente Peppe Poma ha scritto ieri a tutti i Parlamentari nazionali e regionali eletti nella nostra provincia, all’Assessore Regionale alla Sanità, Massimo Russo, e al Direttore Generale dell’ASP di Trapani, Fabrizio De Nicola, notificando loro tutta la delusione e appunto la viva protesta dell’intera Aula ma dicendosi anche disponibile a concordare la convocazione di una nuova seduta straordinaria.

"Ciò – scrive fra l’altro il Presidente Poma - nella piena convinzione che le SS.LL. sapranno ben valutare le pesanti conseguenze, soprattutto sui rapporti istituzionali fra i nostri Enti, che oggettivamente comporta l’eclatante ma motivata presa di posizione di questo Consiglio Provinciale, e ancor di più l’inderogabile esigenza di dare una risposta ai tanti problemi che purtroppo affliggono l’importantissimo comparto della sanità pubblica nel nostro territorio, problemi ben evidenziati nell’apposito documento presentato dalla Commissione Consiliare Sanità.
Il Consiglio Provinciale, - recita invece il documento di censura unanimemente approvato ieri sera dall’Aula - riunito in seduta straordinaria ed aperta per discutere sui problemi della sanità in provincia di Trapani, constatata la persistente assenza della deputazione regionale e nazionale ed ancor di più dell’Assessore Regionale alla Sanità e dei vertici dell’ASP di Trapani, biasima tali comportamenti e decide, per protesta, di abbandonare i lavori d’aula, rinunciando al gettone di presenza spettante ai Consiglieri che si riservano di formalizzare tale rinuncia presso il competente ufficio".