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22/11/2010 07:55:22

"Informare per resistere": giornalismo ribelle

Condividono la stessa passione, dire sempre e solo la verità sui fatti, senza distinzione di razza, di religione o di appartenenza politica.
Sono tutti molto indignati di quanto accade sotto i loro occhi, assistendo impotenti al degrado di un Paese che sembra aver rimosso dalla propria memoria collettiva il concetto di Patria dimenticandone il profondo legame con il concetto di libertà .
Non sono amici, non conoscono neppure i loro veri nomi, l’unica cosa che li lega è questo moto di ribellione nei confronti di una classe politica e di un popolo che sembra essersi addormentato, lasciando in mano a pochi “eletti” il controllo di tutto, delle loro vite e del loro futuro.
Uno di loro vive e lavora a Parigi da anni, ha tre lauree, è un ingegnere informatico … uno dei tanti giovani italiani definiti “cervelli in fuga”.
Con altri internauti, condivide la voglia di impegnarsi per il proprio Paese ed insieme decidono di creare una pagina su Facebook che possa dare voce a tutti coloro che voce non hanno, a tutti coloro che hanno voglia di costruire il futuro, di parlare, di discutere, di combattere il malcostume dilagante, di permettere ai più deboli di essere ascoltati, di sostenere coloro che soffrono e si battono per una giusta causa, contro gli sfruttamenti, contro gli abusi, le costrizioni e soprattutto contro qualsiasi bavaglio.
Nell’arco di un mese la pagina dapprima amministrata solo da un italo-francese e da un’abruzzese, si ritrova ad essere gestita da persone diverse, per età e per ideologia politica, ma accomunate tutte dall’unica grande voglia di condividere la conoscenza e l’informazione e dal bisogno sempre crescente di dire la verità, costi quel che costi.
Tre mesi dopo la creazione della pagina Facebook, gli amministratori sono 8 e sono disseminati per tutta l’Europa, molti dei quali in Italia, Lombardia, Abruzzo, Toscana, Sicilia, Campania, mentre i lettori sfiorano il numero di 30.000
Sei mesi più tardi gli amministratori (incontratisi per la prima volta a Roma il 5 dicembre) hanno avuto modo di conoscersi personalmente , di condividere e capire meglio quali sono tutti i reali problemi, le scelte da fare “senza se e senza ma”, solo motivati da quello spirito che vede le coscienze degli italiani di buona volontà, assopite, impaurite a volte, e disperate in molte occasioni.
Il loro lavoro attraverso Facebook è estenuante, li costringe a massacranti orari di presenza, ma sono motivati e stanno, loro malgrado, costruendo un’ Italia diversa, un’Italia nuova, attenta, partecipe … informata.
I lettori crescono in modo tumultuoso, giungendo ad aumentare al ritmo di 2.000 al giorno, e le difficoltà e l’impegno crescono di pari misura, diventando estremamente complesso sia il reperimento degli articoli che la gestione dei lettori stessi, assetati anche loro di conoscenza, che pongono migliaia di domande alle quali bisogna dare risposta, e che a volte criticano duramente.
Tutto questo accade nel mese di Luglio 2009 e da allora l’evoluzione è continua.
Oggi Informare per Resistere, non è più solamente una delle maggiori pagine d’informazione su Facebook, ma è un sito web che conta quasi 330.000 lettori che ci seguono e ci sostengono, fornendo a tutti noi la forza di continuare a “RESISTERE”.
Le ragioni del nostro "trasloco" su http://informarexresistere.fr sono molteplici:
- la necessità di aggirare la legge bavaglio (qualora fosse approvata), il sito, infatti è registrato in Francia, protetto quindi dalla legislazione francese.
- il bisogno di costruire un network di informazione il cui raggio d'azione sia il più ampio possibile e che rappresenti, grazie ai nostri 330.000 lettori sempre in crescita , un “valore aggiunto” per i bloggers ed una cassa di risonanza per chi non ha voce.
- ma anche (e soprattutto) il desiderio di rendere socialmente costruttivo il nostro impegno dando vita a SoliWeb (http://informarexresistere.fr/soliweb)

Che stiamo percorrendo la strada giusta ci viene dimostrato ogni giorno dai nostri lettori, che sono sicuramente molto critici, ma che non baratteremmo con nulla, perché rappresentano uno stimolo costante per una buona informazione, quella che tante volte non viene fatta, per convenienza o per esigenze spesso legate ad una appartenenza politica piuttosto che un'altra, da parte delle testate giornalistiche Nazionali.
A fianco oggi dei giornalisti, informare per Resistere pubblica articoli e analisi dettagliate scritte e documentate da Reporter, Video-maker e Blogger, gente qualunque che ha molto da dire e che non trova spazio sulle grandi testate giornalistiche del Paese.
E’ gratificante sapere che molti giornali e che molti illustri giornalisti Nazionali ed Internazionali, hanno parlato di Informare per Resistere, (presente, tra l’altro, al Festival del Giornalismo d’Inchiesta che si è tenuto a Marsala nel Maggio 2010) come pure scoprire che molti “personaggi” seguono, apprezzano e sostengono il nostro impegno.
Maggiormente ci gratifica però, giorno dopo giorno la gente comune, la gente che ci legge quotidianamente e condivide le nostre scelte, quella stessa gente che ci invia la loro storia e ci prega di darle il risalto che merita, quella gente che si mette nelle nostre mani, affidando spesso la propria storia e la propria voglia di giustizia a 8 piccole formichine che non vogliono arrendersi e che sperano di diventare talmente tante che prima o poi riusciranno ad abbattere l’elefante.