al quale hanno illustrato le finalità dell’iniziativa che mira, in estrema sintesi, alla creazione di una Federazione Europea per governare l’economia europea, per avere una politica estera e di sicurezza europea, per uno sviluppo equo e sostenibile, per contribuire alla pace e alla giustizia nel mondo. In quest’ottica, l’Intergruppo Provinciale Federalista per l’unità Europea di cui, in qualità di componenti, fanno anche parte i Consiglieri Provinciali: Maurizio Sinatra, Giuseppe Peraino, Silvano Bonanno, Edoardo Alagna e Ignazio Passalacqua, intende far sì, sensibilizzando all’uopo la classe politica e le pubbliche istituzioni, che anche il territorio della provincia di Trapani possa rendersi attore in prima persona del necessario processo di integrazione europea.
Sempre nel corso dell’incontro, il Presidente del Consiglio Provinciale di Trapani, Poma, ha sottoscritto l’appello alla classe politica che il neo costituito Intergruppo Provinciale Federalista per l’Unità Europea nei prossimi giorni provvederà a trasmettere al Consiglio, alla Commissione ed al Parlamento Europei, nonché al Governo ed al Parlamento Italiano.
In tale appello, fra l’altro, considerato che la drammatica crisi della Grecia ha messo in evidenza tutte le contraddizioni di una unione monetaria che non è stata accompagnata dalla nascita dello Stato federale europeo; nella consapevolezza che per salvare l’euro bisogna creare subito un governo economico europeo; che per salvare l’Europa bisogna avviare subito la creazione della Federazione Europea tra i Paesi che hanno maturato la volontà di farlo; constatato che non basta agire sotto la spinta della sola necessità immediata per risollevare le sorti dell’Europa; ricordato che la responsabilità di avviare una iniziativa in questo senso spetta innanzitutto a Francia e Germania; viene evidenziato che l’Italia può e deve contribuire alla nascita di questa iniziativa indicando per prima la necessità di creare una sovranità europea e adoperandosi affinché, anche attraverso il sistema della cooperazione strutturata prevista dal Trattato di Lisbona, si crei un’avanguardia nel campo della sicurezza. L’obiettivo è far sì che maturino le condizioni per una seconda Dichiarazione Schuman, con cui la Francia accetti di condividere il proprio seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU e di creare una difesa unica europea, rendendo così evidente e credibile la propria volontà europea e stimolando un’analoga risposta da parte della Germania.