Le urne aprono dunque nel fuoco delle polemiche. "Comunque vadano le cose la Fiom tornerà sicuramente in fabbrica", ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Dopo le parole di ieri di Silvio Berlusconi che, schierandosi apertamente con Marchionne, aveva affermato che ci sono buoni motivi per Fiat per lasciare l'Italia, il leader della Cgil, aveva rivolto una dura replica 3 e oggi torna all'attacco: "Berlusconi fa spettacolo e abdica al suo mestiere". Stessa reazione del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che ritiene "vergognose" le parole del premier: "È incredibile la solitudine a cui sono stati lasciati i lavoratori e i sindacati, in un Paese in cui le stock option galoppano, l'evasione è al massimo, le riforme professionali sono state affidate agli ordini professionali - ha sottolineato Bersani -. Non possiamo affrontare questo problema della Fiat come se fossimo delle tifoserie di Inter o Milan. Ieri Berlusconi avrebbe dovuto farsi spiegare dalla Merkel come ha gestito la crisi dell'auto e della Opel. Obama ha fatto lo stesso e Sarkozy ha fatto lo stesso. Solo Berlusconi è stato con le mani conserte".
da Repubblica.it