Vista la situazione protestano i gestori del vicinissimo mercato al dettaglio che sono costretti a registrare, considerati i prezzi adottati dagli abusivi, un calo della propria clientela pur vendendo prodotti controllati ed emettendo regolare scontrino fiscale. Più volte nella stessa zona si è registrata un'operazione congiunta, con relativo sequestro di prodotti ittici delle forze dell'ordine. Più volte alcuni commercianti sono stati denunciati a piede libero alla Procura presso il Tribunale di Marsala per la «vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione, privi di rintracciabilità ed etichettatura».
Nel corso del 2010 la sola Capitaneria di Porto ha sequestrato 230 kg di pesce; non si capisce però il perché nella zona non viene istituito un presidio giornaliero per prevenire definitivamente il fenomeno.
Nel novembre del 2009 il sindaco si era impegnato di regolarizzare alcune attività attraverso la stipula di una convenzione con un istituto di credito per la concessione di un contributo di 7.000 euro per l'acquisto di attrezzatura. Ad oggi però gli ambulanti abusivi continuano a svolgere, ed non solo in piazzetta dello Scalo ma anche in altre zone, la loro attività.