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27/01/2011 08:59:07

Oggi si discute in Consiglio Comunale la mozione di censura a Carini

Per Renzo Carini, Sindaco di Marsala, sarà un'altra giornata lunghissima. Il Consiglio Comunale, infatti, è chiamato a discutere (immaginiamo in maniera molto animata) e poi votare la mozione di censura presentata dai gruppi di opposizione e dal Pdl (partito del Sindaco...) contro la politica di elargizione di contributi da parte dell'Amministrazione nonostante in bilancio ci siano mancate entrate per sei milioni di euro.

A firmare il documento sono stati i consiglieri Paolo Mezzapelle, Peppe Milazzo, Patrik Basile, Flavio Coppola, Antonio Provenzano, Luigia Ingrassia, Vincenzo Martinico, Antonio Vinci, Salvatore Figuccia, Rosanna Genna, Vito Celestino Errera, Agostino Licari e Lillo Gesone, che invitano il sindaco «a riferire con immediatezza in aula sulle cause che hanno impedito il rispetto della volontà consiliare e sulla improcrastinabile urgenza di distribuire risorse a pioggia per circa euro 800.000 (mobilità compresa), deprivando il bilancio di mezzi utilizzabili per interventi indispensabili ed urgenti».

Cosa succedera? Difficile dirlo. Ma, ad di là, delle tensioni politiche, proprio la politica clientelare dell'Amministrazione è lo specchio di precise volontà dei consiglieri comunali, ed è difficile che questi lascino ora il Sindaco da solo.  In altre parole: lo stesso Nino Alagna (Pdl) che ha firmato la mozione di censura per dire alt agli sprechi è stato il fautore del maxi emendamento con cui sono stati deliberati contributi per circa 100.000 euro alle società sportive in occasione delle ultime variazioni di bilancio... E così potremmo dire per tanti altri firmatari, che si oppongono ad un sistema che in realtà hanno foraggiato. A fare la parte del leone nell'incasso di contributi a fine 2010 sono state le associazioni vicine a Massimo Grillo. E Manlio Mauro, consigliere comunale dell'Udc, rincara la dose proprio contro i consiglieri vicino a Grillo:  E'  sindacabile è il comportamento di  chi, prima sta a predicare sobrietà e criticare la spesa, e poi lancia comunicati di fedeltà di fine anno per incassare pioggia di danari per progetti diversi, non solo per i senza tetto,senza votare nulla facendo credere ai cittadini di aver contribuito"