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03/02/2011 14:14:09

Da due mesi senza salario, scioperano i lavoratori dei Cantieri Navali di Trapani

mesi di dicembre e di gennaio e della tredicesima mensilita'. A renderlo noto e' il segretario provinciale della Fiom - Cgil di Trapani, Filippo Cutrona, che pur comprendendo, le difficolta' che attraversa il settore, chiede all'Amministrazione del Cnt ''uno sforzo per garantire gli stipendi agli operai''.

''I lavoratori - ha affermato Cutrona - stanno scioperando per rivendicare il rispetto di un fondamentale diritto. Auspichiamo - ha proseguito - che, nel piu' breve tempo possibile, l'azienda dia una risposta concreta ai lavoratori. Ovviamente - ha concluso il segretario della Fiom - non appena l' amministrazione del Cnt dara' un segnale per la risoluzione della questione i lavoratori interromperanno la protesta''.

Questa invece la nota ufficiale dei Cantieri Navali:  

Completato il periodo di regolare attività produttiva nel novembre 2010, che aveva consentito il rispetto delle spettanze nei confronti dei dipendenti, l’Azienda ha illustrato alle OO. SS. il reale momento di crisi dando luogo ad una richiesta di mobilità superata, poi, con l’ipotesi condivisa di ricorso alla CIG a partire dal dicembre 2010, oggi utilizzata per circa il 60% del personale.
L’incontro avvenuto tra le parti sabato 29 gennaio confermava il quadro di crisi e, in quella sede, l’Azienda forniva dettagliate informazioni sugli interventi posti in essere che avrebbero concretamente consentito un ritorno ad un regime di normale produttività entro il primo quadrimestre 2011. Sempre in quella riunione la CNT rivolse un accorato invito ad un atteggiamento di sobrietà nei rapporti aziendali che avrebbe certamente potuto garantire una regolarità delle attività produttive in itinere, condizione indispensabile per poter soddisfare al massimo le richieste della forza lavoro.
Purtroppo, le assemblee dei lavoratori avviate a decorrere da lunedì 31 gennaio, convocate peraltro senza la preventiva richiesta, hanno trascinato le OO. SS. alla dichiarazione di sciopero esclusivamente sul terreno dell’esecuzione perentoria dei pagamenti dei corrispettivi senza considerare le condizioni e i programmi dell’Azienda ne, tanto meno, che tale contestazione interviene in regime di CIG.
Premesso quanto sopra non può certo bastare quanto affermato dal segretario della FIOM CGIL sulla sua comprensione dello stato di crisi del settore e la richiesta alla CNT “di fare uno sforzo”, liquidando così un contesto che è stato, nelle sedi opportune, ampiamente discusso e, per l’assenza di osservazioni, riteniamo anche chiaramente compreso e condiviso.
Per le ragioni su esposte si evidenzia che, qualora anche le altre OO. SS., confermeranno la percezione della Cantiere Navale di Trapani in ordine ad una evidente incapacità di gestire i termini della vertenza come da prassi e norma, si ravvisa l’opportunità di condurre il confronto in un altro, adeguato ed autorevole, tavolo di concertazione.