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07/02/2011 05:59:19

Nominati i liquidatori dell'Ato Tp1 "Terra dei fenici"

La riforma voluta da Lombardo prevede infatti la soppressione dei 27 Ato che ci sono in Sicilia. Erano nati per gestire in maniera utile il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Hanno invece prodotto nel tempo maxi debiti, disservizi, casi clamorosi di sprechi e di assunzioni clientelari. Particolarmente triste l'esperienza dell'Ato Tp1, che è partita con grandissimo ritardo, solo nel 2009, affidando la gara per la raccolta dei rifiuti nei Comuni che vanno da Marsala a San Vito Lo Capo alla società Aimeri Ambiente del Gruppo Biancamano. Tra le conseguenze più gravi l'aumento monstre dei costi del servizio, che ha portato solo a Marsala ad un aumento della tassa sui rifiuti del 66%, per coprire una spesa di circa 12 milioni di euro.

Commissari liquidatori della società “Terra dei Fenici” sono stati nominati i tre amministratori della società: Salvatore Alestra, Sebastiano Santoro e Mario Marano. Li hanno voluti premiare... I sindaci interessati hanno scelto di affidare il compito di liquidare la società al consiglio d’amministrazione che ha finora gestito “Terra dei Fenici”.

Nell'altra Ato della Provincia di Trapani, invece, l'Ato Tp 2 Belice Ambiente, in violazione della legge è stato nominato liquidatore Nicola Lisma, attuale amministratore della società. Lisma non può svolgere questo incarico perchè è stato fino a poco tempo fa assessore della Giunta del Presidente della Provincia Turano, e la legge prevede una forma di incompatibilità. Anche in questo caso hanno prevalso altri interessi.

Gli Ato in Sicilia sono stati posti in liquidazione dal Governo Lombardo. Per sostituirli sono state istituite le SRR (società di regolamentazione del servizio di raccolta).

le nuove società segnano una inversione di tendenza rispetto al passato, soprattutto per la riduzione del numero e per il recupero della centralità degli enti locali, in primo luogo i comuni a cui sono affidati i maggiori oneri (95% della quota capitale, pagamento delle prestazioni) e onori (stipula degli appalti, controlli, etc).
La riduzione da 27 a 10 (una per ogni provincia più una per le isole minori) è stata fatta sicuramente in una logica di risparmio. Saranno infatti abbattuti i costi dei consigli di amministrazione, non unica, ma nemmeno ultima, delle voci di spesa che hanno condotto i vecchi Ato ad accumulare debiti per 900 milioni di euro.

Il problema della fusione degli Ato riguarda in provincia di Trapani alcuni aspetti importanti: il sistema di raccolta, il personale da assumere, i debiti da pagare. Circa il sistema di raccolta, per esempio, mentre l'Ato Tp svolge tutto il servizio  in esterna, con una gara vinga dalla ditta Aimeri Ambiente, l'Ato Tp2 svolge il servizio autonomamente con mezzi e uomini propri, cioè "in house". Il  srr predisporrà la nuova pianta organica che per tutta la provincia si prevede che sia di almeno 700 netturbini e di almento 60 amministrativi. E che fine faranno gli attuali dipendenti di Aimeri? La sensazione è che  - come al solito e come avvenuto già in precedenza - si stia andando incontro a questa ennesima fase di transizione con l'abituale pressapochismo dei nostri amministratorii.