Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/02/2011 05:43:55

Tutti alla Bit. La Regione Siciliana non ci va per risparmiare. La provincia, invece...

E' la tradizionale rassegna che manda in brodo di giuggiole i rappresentanti politici siciliani, perchè permette loro di allestire stand faraonici, con degustazioni per tutti, attrazioni e show - a spese del contribuente - per dire poi che "è stato un grande successo", senza in realtà portare nulla di concreto e di misurabile. Da Marsala alla Bit ogni anno è partito di tutto, dalle delegazioni massiccie di impiegati comunali, assessori, consiglieri, fino alle degustazioni di cannoli. Per non parlare del fallimento di iniziative assolutamente autoreferenziali come "Marsala tutto l'anno".

Quest'anno la novità è che la Regione Siciliana non parteciperà alla Bit. "Si, è uno spreco" ha ammesso il Presidente Lombardo. Le provincie non si sono scoraggiate, e hanno deciso di farsi carico loro delle spese, Provincia di Trapani in testa: 200.000 euro. Alla Bit di Milano, dal 17 al 20 febbraio, avranno tutte le province uno spazio comune di 340 metri quadrati.

Ci siamo fatti carico delle necessità degli operatori turistici – si giustifica il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – che si erano trovati senza un punto di riferimento. Un vero e proprio disagio per la mancata volontà di Raffaele Lombardo a partecipare alla Bit, ma che in questo modo trova una soluzione. Si tratta di una vetrina internazionale a cui non potevamo non essere presenti», sottolinea Avanti, «perché è necessario esaltare con una logica nuova l’identità dei territori della nostra Isola, a cui non si può pensare come meta si solo turismo di massa o balneare».

"Anche noi saremo presenti alla Bit", spiega Mimmo Turano, presidente della Provincia regionale di Trapani, «insieme ad altri comuni del territorio per presentare, in maniera unitaria e completa, l’offerta turistica della nostra zona. La Borsa internazionale del turismo sarà l’occasione per rendere noti i risultati e le strategie delle politiche di sviluppo turistico attuate dall’amministrazione oltre che i grandi eventi internazionali che avranno come location il nostro territorio. La rassegna», continua Turano, «sarà il palcoscenico per valorizzare le nostre eccellenze, da quelle enogastronomiche ai tesori del patrimonio storico e artistico, dalle iniziative culturali agli eventi sportivi».

«La Bit è uno sperpero di denaro ed è un modo come un altro per far arricchire di più il Comune di Milano e l'economia della Lombardia». Così aveva detto in un videopost sul suo blog il governatore Raffaele Lombardo. «Ci sono stato tante volte. Si va lì e si monta un grande stand che costa cifre altissime e chi lo monta sono gli artigiani locali. Ci sono poi gli stand dei Comuni e delle Province che spendono cifre enormi sottratte ai loro magri bilanci per avere uno stand e il massimo risultato che ottengono è la fotografia del presidente del consiglio comunale o della provincia insieme al sindaco o all'amministratore che sta là. Stuoli di amministratori partono e stanno tre giorni per farsi una passeggiata nella Galleria, mangiare fuori, andare a fare shopping», scrive Lombardo, «Perché sperperare tanto denaro, se poi quando si fa la conferenza stampa ci sono i giornalisti nostri, gli amministratori nostri e viene magari il presidente della fiera o qualche altra personalità? Apriamo gli occhi, utilizziamo questo contenitore splendido che è l'Albergo delle Povere in questa meravigliosa città di Palermo», continua, «in cui si vive meglio e dove ci sono alberghi accoglienti e ottimi ristoranti. Spendiamo il denaro come Regione per fare i nostri stand e soprattutto per promuovere qui la venuta di grandi tour operator che vengano a conoscere quanto è importante la Sicilia portandoli magari a fare una puntata a Enna, a Siracusa, a Messina a Taormina e a Catania». Pochi giorni fa l’assessore regionale al Turismo aveva annunciato che la Sicilia avrà la «propria Bit», ovvero un Meeting del turismo euro-Mediterraneo, dal 18 al 22 maggio, a Palermo, presenti operatori e imprenditori di molti Paesi emergenti.