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15/02/2011 12:34:51

Scrive Walter Paolicelli, sul progetto a Marsala dell'associazione World Wide Crime

Nella mia qualità di Presidente della associazione World Wide Crime vi comunico che con grande dispiacere mi sono imbattuto per caso nel citato articolo. Sono stati riportati fatti del tutto inesatti e non corrispondenti al vero, ma soprattutto senza che alla interessata associazione fosse stato preventivamente comunicato o richiesto alcun chiarimento.
La World Wide Crime è stata costituita nel 2008 da un gruppo di professionisti appassionati di criminologia con la finalità di studiare e analizzare i fenomeni criminali. La maggior parte del nostro lavoro si fonda su ricerche, sondaggi e pubblicazione del lavoro svolto. Gli associati, a partire dal presidente, offrono le loro professionalità senza alcun compenso, spesso rimettendoci denaro proprio. Circostanza oggettivamente riscontrabile dal costo delle attività (da € 5,00 a € 20,00 per i convegni e da € 80,00 a € 150,00 per i corsi di più giorni).
Abbiamo già sperimentato la mole di lavoro e le spese che occorrono per lo studio di fenomeni di grossa portata con riferimento a problemi di alcool, droghe, crimini informatici e crimini sessuali. Pertanto, quando abbiamo deciso di allargare la ricerca a territori distanti dalla sede centrale dell’associazione (Matera), si è scelto di avvalersi del contributo degli enti.
In Marsala (apprendiamo solo adesso) esiste una struttura deputata al recupero dei ragazzi “alone” e pertanto ciò non costituisce un duplicato della nostra ricerca. L’attività svolta dal dott. Salvatore Inguì differisce totalmente dalla nostra. Presso il centro sociale Sappusi si lavora (come da voi affermato) con lo scopo di recuperare i ragazzi che rischiano di essere coinvolti dalla criminalità organizzata; per mezzo del nostro osservatorio si raccolgono dati provenienti dagli adolescenti e dai rappresentanti delle istituzioni. La raccolta e il raffronto di tali dati consentirà di effettuare una rilevazione abbastanza completa della condizione giovanile e degli interventi da suggerire alle istituzioni locali, al fine di prevenire e/o controllare le problematiche dei giovani si Marsala e non solo. Tutto quanto appena scritto è chiaramente delineato nel progetto presentato in Comune. Con tutta probabilità ci recheremo anche al centro sociale Sappusi al fine di intervistare gli addetti e raccogliere anche le loro esperienze e suggerimenti.
Proseguendo nella lettura del vostro articolo si leggono, tuttavia, altre definizioni che offendono non poco la nostra associazione e la dignità di chi, per essa, svolge attività di volontariato.
Il progetto non è stato approvato in pochi giorni poichè la World Wide Crime ci lavora dal 2009. Premetto che, a partire dal sottoscritto per finire con l’ultimo dei soci simpatizzanti, la World Wide Crime è costituita senz’altro da persone “normali” come da voi definite. Non abbiamo rapporti, se non di natura istituzionale e ufficiale con enti e i responsabili degli stessi, pertanto, è realmente ingrato parlare di “clientela” con riferimento alla associazione.
Le spese indicate nel progetto non sono “strane” ma ben studiate e il contributo che eventualmente ci sarà erogato di certo non rientra tra quelli conferiti a “pioggia e senza criterio”.
Come anticipato, la nostra associazione si avvale di soggetti che svolgono la loro attività senza scopo di lucro, neanche indiretto. La somministrazione di questionari e lo svolgimento di interviste ad un’intera città, purtroppo, comporta delle spese. Non ci sentiamo di domandare ai nostri collaboratori di passare giornate intere a raccogliere dati, magari facendogli rimettere anche spese per vitto, trasporti e quanto altro necessario. Questo è il motivo per cui, tra le voci di spesa, sono stati inseriti – forfetariamente - dei rimborsi spesa nella misura di € 200,00 per ciascun operatore.
Con riferimento alle spese di cancelleria, segreteria, grafica e stampa mi meraviglio del vostro stupore. I questionari e le interviste che saranno effettuate andranno necessariamente fissate sul supporto cartaceo, poiché i supporti elettronici hanno un costo troppo elevato. In media parliamo di blocchi costituiti da un minimo di tre a un massimo di cinque fogli. Se pensiamo che Marsala conta un numero di abitanti di circa 82.500 e che le nostre interviste andranno a toccare un campione non minore di 3.500 persone, i conti sono presto fatti: 3.500 X 5 (fogli) = 17.500 X € 0,10 (costo medio fotocopia) = € 1.750,00! Pertanto, le sole spese di stampa dei questionari si aggirano intorno alla somma appena indicata.
Altra circostanza che ci lascia stupiti, nella lettura del vostro articolo, è quella relativa alla somma di € 1.000,00 con riferimento al sito internet da realizzare per la divulgazione del progetto. Nella domanda di contributi abbiamo chiesto al Comune di Marsala di concedere all’associazione un “apposito spazio” all’interno del sito internet dello stesso Comune. Vorrei ricordare a me stesso la differenza tra spazio web (definito anche hosting) e struttura di un sito web.
La somma di € 1.000,00 è finalizzata a pagare il tecnico informatico che dovrebbe “costruire” e gestire la struttura del sito-web che sarebbe “ospitato” nello spazio prepagato dal Comune di Marsala. Se così non fosse, avremmo dovuto contabilizzare anche la spesa relativa allo spazio web da acquistare. Ma poiché il nostro progetto ha inteso ridurre i costi al minimo, abbiamo ben pensato di usufruire di uno spazio già esistente dello stesso ente al quale abbiamo chiesto di finanziare il progetto.
La World Wide Crime non tenta la sorte! L’associazione propone progetti formulando richieste contributive; qualora queste non possono essere soddisfatte, l’ente di turno non approva il progetto. Non crediamo ci sia nulla di illecito o di anomalo in tutto questo.
Con riferimento invece al coordinamento e supervisione, vi sono da contestare altri fondamentali aspetti. L’associazione tende per sua natura a valorizzare i professionisti locali, non solo al fine di ridurre le spese, ma con l’intento di evitare la c.d. fuga di cervelli proprio per l’inerzia delle nostre realtà o l’ostruzionismo che spesso si subisce nel proprio paese di origine. Il Prof. Savatteri è stato conosciuto dal sottoscritto durante un convegno tenutosi nella città di Palermo. Si tratta di un criminologo con ottima esperienza nel settore del disagio giovanile e, inoltre, appartenente alla città di Marsala. Per tali motivi, e per anzianità di esperienza, veniva inserito nel progetto con il ruolo di coordinatore a titolo del tutto gratuito! Tuttavia, con missiva del 21.01.2011 prot. 4054 il dott. Savatteri oltre a comunicare l’approvazione del progetto, rassegnava le sue dimissioni dallo stesso a causa della nomina di assessore alle Politiche sociali, centri sociali e politiche giovanili del Comune di Marsala a lui conferita.
La sig.ra Arcara, proprio non figura all’interno dell’approvato progetto! A lei si era pensato per i medesimi motivi che ci avevano spinto a richiedere il contributo di Savatteri. Tuttavia, per ovvie ragioni di incompatibilità abbiamo dovuto escluderla.
Il Presidente ha la “supervisione” e l’associazione a Marsala “non metterà piede”. Quest’ultima circostanza è frutto di pura fantasia.
Avete richiamato nell’articolo, non senza ironia, la somma contabilizzata di € 5.000,00 per studio, somministrazione e rimborso spese di trasferta. Premetto che non sono abituato a supervisionare progetti senza “mettere piede” nel luogo in cui questi si svolgono. Inoltre, come da voi affermato, e come richiamato in progetto, sul luogo saranno costantemente presenti l’avv. Veronica Ribbeni, delegata della sede di Palermo della associazione e la sua vice-responsabile dott.ssa Alessandra Vela. Pertanto, a quanto pare l’associazione almeno quattro di piedi già ce li ha messi! Con riferimento alla somma predetta vorrei darvi uno spunto per un vostro futuro articolo…
Avete mai provato a percorrere la tratta Matera – Marsala? Siete a conoscenza delle ore che ci vogliono a percorrerla e le condizioni sia della strada, sia degli altri mezzi di trasporto? Per noi sarebbe stato senz’altro più conveniente effettuare tale ricerca nel Comune di Milano, dato il numero elevato e il costo contenuto di mezzi di trasporto a disposizione.
Altro non aggiungo.
Mi scuso della lungaggine di questo mio chiarimento ma era doveroso. Ribadisco la nostra più totale disponibilità a fornire chiarimenti e collaborazione a chiunque ce li domandi, ancor più a chiunque ce li presti. Spettabile redazione, vogliate prendere e dare atto che l’articolo del 26.1.2011 ha esternato una situazione che di fatto non è, andando a colpire ingiustamente una realtà associativa nata nel sud e che del sud conosce bene tutte le dinamiche.
In qualità di Presidente della World Wide Crime, vi invito a rivedere e rettificare la vostra posizione sugli argomenti da voi esposti, alla luce del mio chiarimento, e vi invito soprattutto a collaborare con noi affinchè attività di questo genere si moltiplichino e affinchè il sud non finisca ancora più a sud.
Saluti cordiali.

Walter Paolicelli


Gentile corrispondente,
la migliore collaborazione che possiamo darle, a lei e a tutto il Sud, è confermare tutto quello che noi abbiamo pubblicato. Cosa che tra l'altro fa anche lei. Ci accusa di avere scritto delle falsità, poi in realtà riporta esattamente quello che noi abbiamo scritto. Dà ovviamente delle valutazioni diverse. E ci mancherebbe. Legittime le sue, che difende la bontà del suo progetto. Legittime le nostre, che in questa città viviamo e che fatti e misfatti raccontiamo quotidianamente. Anzi, aggiungo che leggendo la sua replica le perplessità sul vostro progetto aumentano perché quello che fa il vostro osservatorio lo dovrebbero fare già altri, dall’Asp alle scuole fino all’Amministrazione Comunale stessa. Dirò di più: anche i professionisti che in questi mesi stanno elaborando il piano strategico per Marsala fanno un doppione del vostro lavoro. E con meno costi per fotocopie.
Può non essere d’accordo sui nostri commenti, ma non può dire che i fatti riportati nel nostro articolo siano inesatti e inesistenti. Non le garbano, e lo capisco. Ma ciò non ne mina la validità.
Siete la migliore associazione al mondo. Onestissimi e trasparentissimi, difensori dei giovani da ogni tipo di rischio reale o potenziale. Non c’è ironia nelle mie parole. Da Matera il vostro cuore pulsante ha sentito il richiamo del disagio degli adolescenti marsalesi. E avete risposto prontamente. Purtroppo, però, siete finiti in un calderone di assegnazioni di contributi che ha fatto storcere il naso a molti, avete coinvolto un consigliere comunale  che ha approvato il progetto in commissione e ne doveva essere anche referente (inutile dire: Arcara si è dimessa. Non doveva neanche essere scritto, il suo nome...), presentate un bilancio preventivo che va approfondito con attenzione, nonostante le vostre ulteriori spiegazioni.
Ad esempio, chiedete spazio gratis nel sito del Comune, poi però vi serve un tizio da pagare 1000 euro per allestire al pagina all’interno del sito stesso: la struttura informatica del Comune ve lo fa gratis il servizio di caricare i vostri articoli…
Nessuno vi impedisce di fare il vostro lavoro. Ma perché dovete impedire a noi di fare il nostro?
Grazie dell’attenzione, e continui a seguirci.
Giacomo Di Girolamo