monitorate, il 100 per cento dei convogli non in orario si è registrato nel capoluogo siciliano. Seguono Roma Termini, Bari Centrale e Reggio Calabria. A livello nazionale i dati parlano di un ritardo del 57 per cento di treni in ritardo.
L'inchiesta ha monitorato 510 tratte, dalle 7 alle 20 in periodi a ridosso delle festività, a dicembre e gennaio scorsi. I risultati parlano di un paese spaccato in due con ritardi medi di 13 minuti. Le corse che partono da Nord verso Sud si fanno attendere più spesso (nel 65 per cento dei casi). I treni che da Sud verso Nord ritardano sono il 48%.
Tra le tratte a maggior rischio c'è anche l'espresso Torino-Palermo (con 39 minuti di ritardo medio). «Purtroppo la questione la conosciamo bene - spiega Giosuè Malaponti coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, «Il mancato rinnovo del contratto di servizio di certo non aiuta, poi mancano i mezzi o in alcuni casi sono desueti e vecchi nonostante i 43 treni 'Minuetto' entrati in attività». «I problemi», conclude Malaponti, «riguardano anche i servizi per gli utenti. Lo scorso sabato gli utenti sono stati avvertiti della soppressione del treno Catania - Messina con moltissimo ritardo. Questi disservizi non sono comprensibili». Tra le tratte in cui si registrano maggiori ritardi, secondo il coordinamento Pendolari, c'è la Palermo - Messina.