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02/03/2011 11:04:01

La Sicilia rischia sanzioni per 700.000 euro per fogne e inquinamento

Sull'amministrazione regionale, infatti, incombono già due procedure aperte di infrazione alle normative comunitarie per danno ambientale da Pm10 e per le emissioni dei gas derivati dagli impianti industriali. Altre due procedure sono state invece avviate per la non predisposizione di depuratori e altri impianti in 75 comuni dell'isola. Per correre ai ripari ed evitare multe, ancora mai applicate ma che potrebbero rivelarsi una vera batosta, il Governo pensa ad investimenti per una cifra pari a circa 900 milioni di euro. Intanto per difendersi davanti alla Commissione Europea, il Governatore Raffaele Lombardo ha delegato gli uffici dell'assessorato al Territorio, guidato da Gianmaria Sparma, il coordinamento di tutte le attività in tal senso con un unico obiettivo: adoperarsi per «chiudere le procedure di infrazione avviate dall'Ue ed evitare che se ne aprano di nuove».

I LAVORI - Sul fronte della depurazione delle acque fognarie al momento dell'apertura della procedura in venti dei 75 comuni siciliani, finiti nel mirino di Bruxelles, si erano già avviati dei lavori mentre per gli altri gli investimenti predisposti ammonterebbero a circa 900 milioni di euro ed i lavori dovrebbero partire a breve. Anche sul fronte dell'inquinamento gli uffici dell'amministrazione regionale stanno lavorando e sono state predisposte le bozze di un piano tutt'ora oggetto di confronto con il ministero dell'Ambiente. Ma a finire sotto la lenti dei controlli dell'Europa ci sono anche le discariche abusive o meglio la mancata bonifica di questi siti. Una procedura aperta nel lontano 2003, sono trascorsi 8 anni ma niente è cambiato.