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08/03/2011 05:39:10

Annamaria Angileri: "Costruire una scuola è una segno di civiltà. Il podere Badia non verrà toccato..."

Sono state dette molte cose non precise. Chi parla non è documentato.
Si riferisce a Pocorobba?
A tutti coloro che dicono che sarebbe stravolto il Podere Badia. Io sono la prima a difendere l’ambiente, e posso dire che il parco non verrà toccato.
Perché dice così?
Ho sentito due volte il progettista. Si costruiranno due edifici di 1000 metri quadrati, per 2500 alunni. Elimineremo tutti i fitti passivi a Marsala della Provincia di Trapani e metteremo in sicurezza i nostri studenti, che al momento studiano in scuole riadattate, che non sono a norma.
E il podere?
Non verrà toccato né stravolto.
La variante urbanistica è stata chiesta su 6 ettari.
Ma pure un bambino può capire che se l’edificio è 2000 metri quadri in totale, non occuperà tutti e sei gli ettari. E’ l’indice di edificabilità che comporta questa richiesta… è banale pure dirlo...
Siete stati al Podere Badia?
Si. E c’è una parte completamente abbandonata che verrebbe bonificata e valorizzata.
E l’azienda dell’Agrario?
La Provincia investirà anche su quella...
A sinistra si grida allo scandalo.
Io sono per la sinistra del fare. Chi dice di no a questo progetto deve indicare una soluzione alternativa. Non capisco il perché di questo no.
Lei si schiera con Turano. Chi lo doveva dire...
Mi schiero con gli alunni. Io sono per fare. Oggi c’è una possibilità di fare scuole di questo nome. Perché devo dire di no? Turano è stato consequenziale alle nostre battaglie.
Mauro, Passalacqua, Gesone, sostengono che sia importante utilizzare altri immobili anziché costruire. L’esempio che si fa sempre è quello dell’ex ospedale San Biagio.
Gli studenti hanno diritto a vivere in scuole degne di questo nome, non in luoghi riadattati. Costruire scuole non è cementificazione, è progresso e civiltà. Perché qui non è possibile? Perché dobbiamo dire di no?.
A che punto è l’iter?
Al momento è solo un’idea. Da valutare ed eventualmente correggere. Noi chiederemo a Turano ad esempio di investire fortemente sull’Agrario, e faremo attenzione su tutti gli aspetti del progetto, sul suo impatto ambientale…
Cosa possiamo dire a chi è restio per convincerlo?
C’è un problema di comunicazione. Se il dirigente scolastico vede una variante di sei ettari è chiaro che sia allarma. Ma in realtà non è così. Per ben due volte il progettista ha detto che la superficie occupata dalla scuola sarà meno di un ettaro…