I numeri sono dell'Osservatorio sicurezza sul lavoro della Vega Engineering di Mestre, che per l'Italia in generale riferisce di un aumento in questi due mesi rispetto agli stessi del 2010: 83 decessi a fronte di 69. Per la Sicilia il primato in negativo per province spetta a Catania, con quattro casi. In Italia l'unica provincia con dati peggiori è quella di Milano, con sei casi. A parità di Catania invece ci sono quelle di Napoli e di Torino, entrambe con quattro casi ciascuna. Seconda provincia siciliana per decessi é Messina, con tre, come Bologna.
Un decesso è avvenuto poi a Enna, così come uno a Palermo, e un altro a Siracusa, mentre non ce ne sono stati nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Trapani. L'analisi rispetto al numero di occupati vede la Sicilia un'altra volta vicina alla cima della classifica negativa. Si trova infatti al terzo posto, con un indice d'incidenza (numero d'infortuni mortali ogni milione di occupati) pari a 6,8. Gli occupati risultano infatti 1.464.458. Le due regioni che hanno il primato sono la Valle d'Aosta, con un indice di 35,5 e la Basilicata, con un indice pari a 21,0. L'Osservatorio evidenzia come in generale in Italia protagonista degli incidenti sia stato il settore agricolo, seguito dalle costruzioni, come sempre accade. La fascia d'età più colpita è stata quella tra i 40 e i 49 anni e gli stranieri sono stati il 13,3%, due punti in più rispetto allo stesso periodo del 2010