formazione degli studenti dello stesso Istituto, a trovare altre soluzione per gli Istituti Scolastici in affitto, tra i quali l’ex Ospedale San Biagio al centro della Città, la Scuola di Amabilina, nonché la possibilità di poter utilizzare il Tribunale di Marsala, non appena lo stesso sarà trasferito nella nuova struttura, e perché no i locali della Colonia Sotana, struttura in parte utilizzata ed in parte in stato di abbandono, e Villa Damiani, siti che attraverso un dialogo con l’A.C. di Marsala potrebbero essere meglio utilizzati e/o destinati ad altro rispetto alla loro destinazioni attuali.
Del Podere Badia è vero che in una piccola parte non è utilizzata in coltivazione agricole perché necessità d’interventi di drenaggio del terreno e ci sono strutture da ristrutturate, ma nell’interesse la Provincia dovrebbe far sì carico anche di accedere ai fondi del Psr, per destinare quell’aerea alla formazione degli studenti, creare una Fattoria didattica e perché no un museo per ricordare le vecchie tecniche di coltivazioni.
La Feder.Agri si chiede anche, chi avrebbe dovuto occuparsi della tenuta in ordine del Podere, (l’Istituto Agrario o la stessa Provincia) e come mai sulla stampa personaggi politici un giorno sono per realizzare sul podere Badia un Campus Scuola e un altro no. Quell’aerea dovrebbe essere la base per il rilancio delle iniziative a favore dell’agricoltura Trapanese attraverso gli studi sulle coltivazioni e in sinergia con l’Istituto Alberghiero presente presso l’Istituto Agrario, si potrebbero realizzare percorsi gastronomici, dove poter gustare le ns. produzioni agricole e zootecniche e renderlo al servizio di itinerari turistici.
Vorremmo ricordare al Presidente della Provincia, che abbiamo saputo che nella stessa giornata che lo stesso ha visitato il Podere Badia, si è recato ha verificare l’inizio dei lavori per la sistemazione della Strada Provinciale 24, che è attraversata anche da alcune Strade di bonifica oggi di competenza della Provincia di Trapani, che necessitano di manutenzione, peraltro in parte mai ultimate vedi ( strade di bonifica 07, 25, 26 e 27) che gli agricoltori sono giornalmente costretti a transitare per raggiungere i propri fondi agricoli, mettendo a rischio la loro incolumità nonché i continui danni che si arrecano ai mezzi che li transitano.
Per questi motivi la Feder.Agri si rende sin da adesso disponibile a recarsi sul luogo per effettuare sopralluoghi congiunti per verificare lo stato di abbandono di queste strade.